Tre gennaio milleottocentonovantacinque, Royal Theatre, Londra. Va in scena la prima di 'An ideal Husband' dell'acclamato Oscar Wilde, noto in tutti i salotti per il suo straordinario talento di conversatore, famoso per lo scalpore suscitato dalla pubblicazione cinque anni prima del romanzo 'Il ritratto di Dorian Gray', incontrastato padrone delle scene londinesi con i suoi 'society dramas': 'Il ventaglio di Lady Windemar', 'Una donna di nessuna importanza' e 'L'importanza di chiamarsi Ernesto' che sarebbe stata allestita il mese successivo. Soltanto cinque mesi dopo viene condannato ai lavori forzati per la sua omosessualità. Cinque anni più tardi morirà a Parigi in totale solitudine.
Roberto Valerio, assecondato da una compagnia capace di divertire, divertirsi e dare significato a tutte le sfumature di cui i testi di Wilde sono ricchi, ha portato in scena questa commedia poco rappresentata in Italia conquistando il pubblico e regalando uno spettacolo 'di calviniana leggerezza, tra vaudeville, farsa e satira di costume'.
Regia di Roberto Valerio, con Valentina Sperlì, Roberto Valerio, Pietro Bontempo, Alarico Salaroli, Chiara Degani.