Nel cuore dell’Anatolia, un assassino cerca di
guidare la polizia verso il luogo dove ha sepolto
la sua vittima. Pochi mezzi, una trama semplice, un gruppo di attori formidabili quanto sconosciuti, Nuri Bilge
Ceylan confeziona un film che ha il respiro profondo della grande letteratura. Il viaggio nella notte turca, fra strade e colline tutte uguali, ma sentimenti che cambiano ogni volta, è una metafora dei limiti della vita e della conoscenza. I dialoghi che s’intrecciano fra uomini diversi per cultura, estrazione sociale e psicologia, sono degni di un racconto di Anton Čechov.