2013. 200 anni dalla nascita di Giuseppe Verdi. 200 anni dalla nascita di Richard Wagner. 10 anni di Oblivion… Nel 1603 Shakespeare scrive Othello. Otello è la prima parodia mai scritta dagli Oblivion.
Otello è la prima opera di Verdi in cui si avverte chiaramente l'influsso di Wagner. Otello è anche la prima parodia mai scritta dagli Oblivion.
L’inevitabile, ahinoi, si è compiuto… Un nuovo progetto speciale per gli Oblivion. Due secoli di critica musicale e teatrale condensati in una rivoluzionaria scoperta: la differenza tra l’Otello verdiano e quello shakespeariano? E’ l’H…. E così si compie il misfatto e il doppio bicentenario Verdi–Wagner viene comicamente profanato alla maniera degli Oblivion… Gli Oblivion, ancora in tour con “Oblivion Show 2.0: Il Sussidiario”, accolgono la sfida lanciata dalla numerologia dando vita ad un evento eccezionale: “Othello, l’H è muta...”
Il Moro ritorna per l’ultima volta in scena amato e tradito dai cinque alfieri canterini. Un’orgia tra Wagner, Verdi e Shakespeare nella quale a Rossini spetta il ruolo di voyeur.
Un pianista con un piano ben preciso accompagnerà gli Oblivion in un percorso shakespeariano alternativo. Da Otello a BalOtello in tutti i Mori, in tutti i Iaghi. La classica vicenda Shakesperiana prende pieghe del tutto inattese e capita che i nobili personaggi
verdiani si dimentichino i testi di Arrigo Boito per usare quelli di Mogol o di Zucchero…
Teatro comico musicale al suo meglio, con tanto talento dispensato senza avarizia, arricchito dagli equilibrismi canori e dai montaggi beffardi ma impeccabili cui ci hanno abituati questi 5 formidabili attori e cantanti, diventati in poche stagioni beniamini del pubblico teatrale, seguiti da decine di migliaia di spettatori anche su Internet.