I tre protagonisti di questo nuovo ciclo estivo saranno: Eija-Liisa Ahtila (1959, Hameenlinna, Finlandia) con The Annunciation (30', 2011), film ambientato ai giorni nostri che reinterpreta attraverso l’immagine in movimento uno dei motivi principali dell’iconografia cristiana, l’Annunciazione. L’opera attinge dal Vangelo di Luca (1:26-38) con numerosissimi riferimenti alla storia dell’arte. François Curlet (1967, Parigi), con il film Jonathan Livingston (8', 2013), ispirato dalla ormai classica commedia drammatica di Hal Ashby, Harold e Maude (1971). Il film ritrae un personaggio che con la sua Jaguar trasformata in un carro funebre vaga attraverso la campagna aperta, tra il piacere della velocità e un incidente potenzialmente fatale. Infine, il terzo film proiettato è un lavoro di Robin Rhode (1976, Città del Capo, Sudafrica) intitolato Piano Chair (3'50'', 2011), in cui un uomo, elegantemente vestito in frac e papillon, affronta con violenza un pianoforte disegnato sul muro: l’ombra di Rhode e lo sgabello del piano divengono complici di un gioco che richiama la violenza delle strade in Sud Africa, presentandola in termini estetici attraverso l’utilizzo di un alter-ego, come già aveva fatto Marcel Duchamp con l’invenzione di Rose Sélavy.