Incontro con Emidio Greco. A seguire, proiezione di 'L'invenzione di Morel'(Italia, 1974, 110'). Intervengono Antonio Costa e il regista.
n naufrago approda in barca su un'isola che sembra abbandonata come i suoi bizzarri edifici. Oltre a un'affascinante giovane donna che lo attira, incontra esseri umani, enigmatici nella loro anacronistica eleganza, dai quali, però, non è visto. Scopre che sono le proiezioni di una macchina, inventata e gestita da Morel che intendeva donare agli altri l'immortalità. Sono 'morti viventi', costretti a ripetere all'infinito gesti, discorsi, riti borghesi. Disperato, privo di mezzi per sopravvivere, l'uomo distrugge la macchina, ma rimane vittima dei suoi raggi mortali.
Tratto dal primo e celebre romanzo (1940) dell'argentino Adolfo Bioy Casares, grande amico e collaboratore di J.L. Borges.
Alle 21.00, segue la proiezione di 'Il consiglio d'Egitto'. Il fracappellano Giuseppe Vella, fingendosi arabista, trasforma un manoscritto sulla vita di Maometto in un Codice che mette a rischio i secolari privilegi della nobiltà sicula. La sua grande impostura s'intreccia con una congiura rivoluzionaria guidata da un avvocato di idee illuministiche. Del romanzo l'elegante e rispettoso film di E. Greco privilegia la dimensione pubblica e risulta, almeno nella 1ª parte, illustrativo, ma con un sapiente crescendo drammatico nella lenta tortura dell'avvocato, ricca di echi pittorici.