Presentazione del libro di Giulio Mozzi, vincitore del Premio Settembrini e Premio Giuria Giovani 2011.
Apparentemente è un diario, un 'diario pubblico'. Protagonista un uomo che si alza presto la mattina, che prende un treno dopo l'altro e cerca, con tanta o poca difficoltà, di 'mandare avanti una vita fatta di relazioni'. Le sue avventure sono quotidiane. Possono sembrare ripetitive e banali: incontri in treno o al bar, telefonate da chiamanti sconosciuti, questioni con controllori, postini, poliziotti, commessi viaggiatori, pubblici ufficiali, persone che mai più incontrerà nella vita. Eppure, da questa odissea minore e circoscritta, da questo girare e rigirare su Eurostar e Regionali, dai dialoghi in cui l'insonne, autistico, causidico picaro chiamato Giulio Mozzi si lascia coinvolgere - e di dialoghi sono fitte queste storie credibili viene fuori, com'è appunto nella grande tradizione del romanzo picaresco, una comicità irresistibile, un divertimento assoluto. È una comicità alimentata da equivoci, ripetizioni, ostinazioni; un'ironia paradossale e feroce, figlia di una cronica impossibilità di capirsi, del solipsismo in cui ognuno è chiuso a doppia mandata, di una dialettica che, quando s'impegna a gettare ponti sull'incomunicabilità di fondo, serve soltanto a peggiorare le cose.
Presenta GIUSEPPE GRILLO, letture di SALVATORE ESPOSITO,
musiche di ANNA CAMPAGNARO - violoncello.