Leone d’oro alla carriera all’ultimo Festival Internazionale di Danza Contemporanea della Biennale di Venezia nel 2010, William Forsythe è un artista in costante evoluzione che non cessa di interrogarsi sui processi della danza, la sua struttura e la sua dinamica. Anche gli ormai celebri “oggetti coreografici”, creati da Forsythe ed esposti nelle gallerie e nei musei di tutto il mondo, sono uno degli strumenti di questa indagine. A Venezia, l’artista newyorchese, porterà, in prima per l’Italia, l’installazione coreografica Nowhere and everywhere at the Same Time.
“Dal momento che danza e coreografia sono due pratiche differenti, è possibile per la coreografia - si chiede Forsythe - esprimere i suoi principi e i suoi concetti in assenza del corpo?” È per rispondere a questo interrogativo che sono nati i suoi molteplici oggetti coreografici, oggetti che comunque non sostituiscono il corpo, semmai rappresentano “un luogo alternativo per capire dove risiedono la creazione e l’organizzazione del movimento”, un altro modo di esprimere il pensiero coreografico. Nowhere and everywhere at the Same Time, presentato per la prima volta a New York nel 2005, quindi a Dresda e a Francoforte nel 2007, alla Tate Modern di Londra nel 2009 e all’Arts Festival di Taipei lo scorso anno, arriva ora alla Biennale di Venezia. Invaderà gli spazi delle Artiglierie dell’Arsenale con le sue centinaia di pendoli appesi a sottili fili metallici, oscillanti sotto la spinta dei movimenti del danzatore Brock Labrenz, teso all’esplorazione della forza di gravità e delle potenzialità cinetiche di questo ambiente.
Forsythe era stato per la prima volta alla Biennale di Venezia con You Made Me a Monster, con cui aveva inaugurato il 3. Festival Internazionale di Danza Contemporanea nel 2005; alla Biennale è poi tornato quattro anni dopo con The Fact of Matter/Choreographic Object, questa volta invitato alla 53. Esposizione Internazionale d’Arte dal Direttore Daniel Birnbaum, prima di ritirare il premio alla carriera, occasione per la quale ha presentato la coreografia N.N.N.N.