teatro
Satyricon. Una visione contemporanea

Spettacolo in cinque capitoli dal Satyricon di Petronio: I. La pinacoteca di Eumolpo, II. Tra scuola e bordello, III. Quartilla, IV. La cena del nulla, V. Nell’anno di grazia post-naufragium.

Il grande romanzo della latinità è un’opera-mondo, uno di quei lavori che racchiudono l’esperienza umana, il tutto e il contrario del tutto. I frammenti intensissimi che ce ne sono giunti disegnano il ritratto di un’età inquieta che per molti aspetti assomiglia a quella in cui stiamo vivendo. L’attore e regista Massimo Verdastro, con la collaborazione di un’équipe di creazione interdisciplinare, ha coinvolto nella rivisitazione di numerosi episodi del romanzo alcuni tra gli autori italiani più significativi: ne sono scaturite sette drammaturgie inedite che sono andate a costituire il tessuto di un Satyricon contemporaneo, articolato in cinque momenti teatrali, denominati Capitoli.

Il Progetto Satyricon inizia il suo viaggio nel 2008, con un laboratorio teatrale di indagine sul grande romanzo della latinità: il Satyricon di Petronio. A questa prima tappa di lavoro, con attori giovani e meno giovani, ne sono seguite numerose altre, in diverse città italiane. Il periodo di studi e verifiche preliminari ha rafforzato l'intenzione di trasferire sulla scena quella materia letteraria così affascinante e così sorprendentemente contemporanea. Per trasformare la scrittura petroniana, le sue vicende frammentarie e il suo impasto di stili, in scrittura teatrale, creando un trait d’union tra il suo e il nostro tempo, sono stati coinvolti alcuni drammaturghi, tra i più significativi in Italia, chiedendo a ciascuno di loro di rivisitare un episodio del romanzo. L’incontro con gli autori ha prodotto sette testi inediti che sono andati a costituire il tessuto drammaturgico di un Satyricon contemporaneo, articolato in cinque momenti teatrali, denominati Capitoli. Ogni autore ha esplorato quelle pagine antiche, interpretandole in modo personale, pur aderendo all’intento comune di non tradire mai lo spirito di Petronio. Una pluralità di voci, quindi, ognuna diversa dall’altra per lingua e stile, così come diversi sono le lingue e i generi del Satyricon, ma anche un’opportunità rara che ha messo la Compagnia in stretto contatto con coloro che scrivono per il teatro, i quali, in questa occasione, hanno scritto su invito di chi il teatro lo pratica costantemente, consentendo una relazione viva, sempre incentrata sul confronto e sulle necessità concrete della pratica scenica, non solo dell’attore ma anche di chi crea le scene e i costumi, le musiche, le luci, i video. Un viaggio appassionante, parallelo al viaggio sfrenato dei giovani protagonisti di quel capolavoro che qualcuno ha definito “il romanzo crudele della giovinezza” e non a torto perché le avventure di Encolpio, Ascilto e Gitone ci riportano prepotentemente a quella condizione umana dove tutto è permesso e dove si ha la convinzione di essere “sani, eterni, invincibili”, per usare le parole di Nino Gennaro, un altro autore. Petronio però ricorda che quella stagione è destinata a finire come la vita del resto, e allora, nel romanzo, tutti i personaggi corrono, corrono sfrenatamente contro il tempo, con l’illusione di sconfiggere la morte.

dettagli
Biglietto: Intero 12 € - ridotto 10 €
quando
DoLuMaMeGiVeSa
Orario: (scegli la data)
dove
Teatro Goldoni
San Marco 4650/b - 30124 Venezia
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