Un dialogo con l'opera di John Gay, che ritrae con folgorante acume una società degradata in cui i rapporti umani sono regolati esclusivamente dall'interesse economico, e l'opera di Bertolt Brecht, che due secoli dopo analizza compiutamente le falle/voragini di un sistema fondato sul profitto e sullo sfruttamento generalizzato.
Le allegre vicende di questa banda di disperati in cerca di un posto al sole costi quel che costi, in lotta per la sopravvivenza (del proprio piccolo - grande potere), in una rete di rapporti spietati del tipo “morte tua vita mia”, in cui non c'è più spazio per nessuna attività spirituale, raccontano - in commedia – il fallimento di un'ideologia basata sulla trasformazione di tutto in “prodotto di vendita”, smascherando così beffardamente le grandi mitologie del nostro tempo: il denaro, il successo, il “Lo puoi!” (a scapito degli altri). [Sandra Mangini]
Sandra Mangini collabora nel 2013 con Teatro Stabile di Bolzano ne L' Officina - storia di una famiglia di Angela Dematté, per la regia di Carmelo Rifici; canta in quartetto con Giovanna Marini ne La Fabbrica di Ascanio Celestini in scena nel 2010 al Théâtre des Abbesses di Parigi. Dirige e scrive numerosi racconti teatrali legati alla memoria orale (tra cui E noi siam lavoratore con Giuseppina Casarin e Cuor con Eleonora Fuser); nel 2013 realizza Parfumul Strazilor (il profumo delle strade) Piccolo Varietà dell'Est. È docente di canto presso Accademia Teatrale Veneta.