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Ruth Orkin + Morris Engel. Dalla fotografia alla cinematografia

Ruth Orkin e Morris Engel documentarono la vita, in anni in cui le mutazioni della storia e della società si succedevano con ritmo intenso. Loro ne erano parte integrante, lei moderna e determinata, lui impegnato e audace. La loro innovativa ricerca visuale abbatteva i confini del linguaggio e dell'emozione, sia che si trattasse di fotografia che di cinema.

Alla fine degli anni '40 si incontrarono alla Photo League, il tempio della fotografia sociale, il luogo per cui passavano tutti i grandi dell'epoca. In quest'Associazione indipendente Morris Engel a 18 anni, nel 1936, imparò a fotografare e col tempo divenne uno degli insegnanti. Ruth Orkin, arrivata da Hollywood e cresciuta professionalmente a New York, lo vide mentre dava una conferenza e ne fu immediatamente colpita. Si sposarono nel 1952, dopo diversi anni di frequentazione affettuosa e di collaborazione professionale. Entrambi fotografavano per strada, coglievano schegge di verità nel teatro dell'umanità, che nel cuore pulsante di New York dava continui 'spettacoli'. Solo negli anni '70 questo tipo di fotografia documentale inizia a trovare una degna collocazione nella storia dell'arte e del collezionismo e, inevitabilmente, ad Orkin ed Engel viene riservato un posto d'onore. Ruth Orkin, figlia di un'attrice del cinema muto, da piccola aveva seguito le celebrità per chiedere loro gli autografi, più avanti aveva lavorato negli studi della MGM come messenger girl e, infine, aveva scoperto di divertirsi di più a immortalare con la sua macchina fotografica i protagonisti di questo mondo che le era tanto familiare. Naturale e conseguente, quindi, l'intensa carriera nella fotografia di ritratto a star dello spettacolo e delle arti. Attività che lascia testimonianze uniche di personaggi che rivelano anche la persona che c'è dietro la maschera pubblica, perché la Orkin sapeva indagare con grande disinvoltura l'universo più intimo ed emozionale. La professione lasciava comunque ampio spazio alla ricerca artistica, come dimostrato dalla rinomata serie di immagini scattate dalla finestra dell'appartamento affacciato su Central Park, dove viveva con Engel e cresceva i due figli. Morris Engel, pupillo del grande Paul Strand - che lo inizierà anche al linguaggio dell'immagine in movimento - riusciva a costruire delle architetture perfettamente equilibrate con i soggetti che pur coglieva nella spontaneità delle scene di vita quotidiana. La curata regia degli spazi nella composizione della fotografia riusciva a valorizzare le individualità e a suggerire, nel contempo, le interrelazioni con gli altri soggetti. Questa dinamica trova conferma nelle panoramiche a colori che realizzò negli anni '80, quando riprese in mano la macchina fotografica dopo anni di sola cinepresa. Insieme, Ruth Orkin e Morris Engel, giocarono un ruolo fondamentale nel panorama cinematografico indipendente degli anni '50 ed insieme realizzarono 'Little Fuggitive' il primo film americano che, nonostante fosse girato fuori dai set hollywoodiani - addirittura per strada - e con un budget irrisorio, raggiunse una risonanza internazionale, un pubblico numerosissimo e premi di grande prestigio. La scelta audace di utilizzare una cinepresa 35 mm, che favorì riprese fresche e agili, ispirò intere generazioni di registi. Francois Truffaut affermò che senza questo lavoro la Nouvelle Vague non sarebbe esistita.

dettagli
Biglietto: consulta il sito dell'evento
quando
dal 04/04/14 al 01/06/14
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Orario: (scegli la data)
dove
Centro Culturale Candiani
Piazzale Candiani 7 - Mestre (VE)
Terraferma
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