Lo spettacolo è il risultato di una ricerca su uno dei fondamenti del teatro europeo. Il capolavoro di Sofocle è infatti uno degli testi più rappresentati nella storia del teatro: lo sguardo vergine e lucido degli allievi-attori dell’Accademia Teatrale Veneta, che hanno scelto un frammento del capolavoro, attua uno zoom sui temi che maggiormente consuonano con la loro sensibilità. Lo spettacolo è supervisionato da Renato Gatto, dopo un periodo di lavoro di approfondimento sul testo coordinato da Toni Cafiero.