“Distinguere il vero dal falso, così come l'imitazione dalla copia, è una questione tecnica del tutto idiota”. – Marcel Duchamp
Apre al pubblico Marcel Duchamp e la seduzione della copia, a cura Paul B. Franklin, studioso indipendente, tra i massimi esperti di Marcel Duchamp (1887-1968).
Con una sessantina di opere provenienti da prestigiose istituzioni museali nazionali e internazionali, nonché collezioni private, tra cui l’eminente collezione veneziana di Attilio Codognato, si tratta della prima personale che la Collezione Peggy Guggenheim dedica alla poliedrica figura di Duchamp, tra gli artisti più influenti e innovativi del Novecento, storico amico e consigliere di Peggy Guggenheim.
Lavori iconici provenienti dalla Collezione Peggy Guggenheim, quali Nudo (schizzo), Giovane triste in treno (1911) e Scatola in una valigia (1935-41), e da altre prestigiose istituzioni museali italiane e statunitensi, tra cui la Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea di Roma, il Philadelphia Museum of Art, il Museum of Modern Art di New York, il Solomon R. Guggenheim Museum di New York.
Ad affiancare questo prezioso nucleo di opere, una serie di lavori meno noti al grande pubblico appartenenti all’Estate dell’artista nonché a collezioni private. Molte opere esposte, la metà circa, provengono inoltre dall’eminente collezione veneziana di Attilio Codognato, lungimirante collezionista che fin dai primi anni ’70 si è interessato alla produzione dell’artista francese.
Può una copia avere lo stesso valore di un originale? È questo il quesito intorno al quale ruota la mostra. Creando e ricreando i suoi lavori, Duchamp ha sempre dimostrato come alcuni duplicati e i loro originali possano in verità offrire un analogo piacere estetico, ridefinendo ciò che costituisce un'opera d'arte e, per estensione, l'identità dell'artista.
La mostra, aperta fino al 18 marzo 2024, sarà accompagnata da un ricco calendario di Public Programs e attività destinate ai Soci della Collezione.