L’incontro di studio ha origine dal restauro dell’organo F.lli Pugina costruito nel 1871 per la chiesa parrocchiale di Caselle di Santa Maria di Sala (Venezia), che si configura come uno strumento dalle caratteristiche singolari, coerente con la tradizione della scuola
organaria veneta e sostanzialmente “risparmiato” dalla riforma ceciliana. L’iniziativa risponde all’esigenza di fornire un adeguato sostegno anche a questo settore della musicologia, collaborando alla realizzazione di specifici progetti di ricerca. La decisione della Fondazione Levi di avviare una riflessione sul periodo storico in cui ebbe inizio una radicale trasformazione dell’arte organaria, si propone di verificare gli sviluppi possibili per una programmazione che, attraverso lo studio sistematico dei
manufatti e delle testimonianze d’archivio, dovrebbe portare alla definizione di un quadro conoscitivo rigoroso ed esauriente del fenomeno e delle sue dimensioni, specialmente in area veneta.
Coerentemente con alcuni degli indirizzi di ricerca fissati dagli organismi statutari, la Fondazione Levi intende così incentivare l’interesse per tematiche e repertori prodotti tra i secoli XIX-XX, ma non ancora adeguatamente considerati, come possono essere la storiografia musicale in Italia, le diverse modalità seguite per il recupero dell’antico, l’azione dei movimenti di riforma della musica
sacra e, appunto, l’arte organaria di cui Venezia e la Regione del Veneto conservano numerose testimonianze ed esempi significativi.
Per garantire strumenti efficaci allo sviluppo di queste linee di ricerca, occorre porsi come interlocutori e punto di riferimento nei confronti di una vasta realtà istituzionale e associativa che, nel Veneto come in altri contesti, si dedica all’attività musicale realizzando una diffusa e variegata offerta culturale. L’obiettivo
quindi è di definire forme di collaborazione stabili e coordinate, utili a consolidare ed estendere l’azione della Fondazione Levi nel territorio, al fine di creare ulteriori opportunità alla ricerca di carattere scientifico e individuare nuovi spazi funzionali alla diffusione delle conoscenze.