Seconda tappa di Détournement 2010 è la mostra 'I giardini incantati” presso i giardini interni di Palazzo Soranzo Cappello - sede della Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le Province di Venezia, Belluno, Padova e Treviso, eccezionalmente concessa per il valore artistico e culturale a Détournement - e gli attigui giardini privati di Palazzo Gradenigo.
Varcando la soglia i visitatori si ritroveranno immersi in una natura delicata e suggestiva, in cui le opere, appositamente realizzate, emergeranno senza sforzo dal contesto ambientale, figurandosi come valore aggiunto piuttosto che elemento estraneo. La curatrice, Elisabeth Sarah Gluckstein, ha infatti pensato di investire un luogo di per sé attivo nella tutela del patrimonio naturale con un significato aggiunto, capace di risvegliare la storia dell’edificio e, a sua volta, le storie congiunte delle persone che lo abitarono. A dare forma a questa visione saranno sette artisti di origine, generazione e formazione diverse che spaziano dalle sculture installative, alla landart, alla poesia visiva, in un percorso sospeso tra arte ambientale e arte ambientata.
Questa prima mostra metterà inoltre in evidenza uno dei tratti fondanti di Détournement Venise che consiste nell’affiancare artisti già affermati e di grande esperienza ad artisti emergenti, accomunati da una particolare attenzione agli aspetti relazionali dell’opera e alla sostenibilità sociale ed ecologica della stessa.
Gli artisti del Giardino incantato sono: Fiorella Bologna; Dellaclà; Maurizio Elettrico; Paolo Grassino; Veronica Moricone; Fabio Sciortino e Alexandros Yiorkadjis. A Palazzo Gradenigo incontriamo Elvisa Discendenti; Matteo Lucca; Irmfried Windbichler.