La mostra retrospettiva, a quasi mezzo secolo dalla scomparsa del pittore Angelo Brombo (1893-1962) documenterà la sua parabola artistica che fu contrassegnata da due fasi cruciali: quella chioggista e l’altra veneziana.
Ciò per un doveroso riconoscimento del contributo culturale dallo stesso prodotto e poco noto non solo alle nuove generazioni, ma anche a coloro che, pur conservando qualche labile ricordo, non sono in grado di approfondire e apprezzare il valore e la qualità dell’artista, per lo più ignorato dalla critica e lontano dai circuiti culturali che contano.
Le circa 100 opere esposte provengono da collezioni private presenti a Chioggia, a Padova e a Treviso e dalla quadreria comunale.