Acrobazie e visioni dall’opera di W. Shakespeare
con Emanuele Pasqualini, Emmanuelle Annoni, Silvia Di Landro,
Lara Quaglia, Alberto Barbi, Giorgia Penzo, Maschere Andrea Cavarra, regia teatrale e video di Davide Schinaia.
Penultima opera scritta da Shakespeare La tempesta (1611-1612),
è intrisa di mistero e parla del desiderio di libertà, di perdono e
riconciliazione. Con questo spettacolo la compagnia riprende l’idea
del masque, della figurazione scenica dedicata alla celebrazione e
alla festa, e la articola usando linguaggi provenienti dalla Commedia
dell’Arte, dal circo e dal video. Nella Tempesta si alternano due
mondi: la magia di Prospero e la concretezza dei nobili dispersi
sull’isola. Pantakin ribalta i termini usando l’evanescenza delle
proiezioni video per evocare il mondo civilizzato attraverso delle
“marionette elettroniche” che interpretano la corte del re di Napoli
e di Antonio.