Presentato oggi in anteprima alla Stampa un nuovo importante volume per conoscere e studiare il particolarissimo ambiente marino delle Tegnùe, edito da ARPAV (Agenzia Regionale per la Prevenzione e Protezione Ambientale del Veneto) e Museo di Storia Naturale (Fondazione Musei Civici di Venezia).
Il libro:
LE TEGNÙE DELL’ALTO ADRIATICO:
valorizzazione della risorsa marina attraverso lo studio di aree di pregio ambientale
a cura di Francesca Boscolo, Silvia Rizzardi, Luca Mizzan, Cecilia Vianello è stato presentato da Mariano Carraro (Commissario Straordinario ARPAV), Marina Vazzoler (Responsabile Settore Acque, ARPAV) e illustrato da Luca Mizzan (Fondazione Musei Civici di Venezia) e Silvia Rizzardi (ARPAV).
Gli autori: Elisa Andreoli (THETIS S.p.A.), Francesca Boscolo (ARPAV), Anna Carlin (THETIS S.p.A.), Daniele Curiel (SELC scarl), Emiliano Gordini (OGS Trieste), Luca Mizzan (Museo di Storia Naturale di Venezia), Emiliano Molin (THETIS S.p.A.), Marco Ombrelli (THETIS S.p.A.), Giuseppe Pessa (SELC scarl), Andrea Rismondo (SELC scarl), Silvia Rizzardi (ARPAV), Sarah Vanin (ARPAV), Marco Zanetto (THETIS S.p.A.)
La pubblicazione, di grande formato e riccamente illustrata, espone in modo scientificamente rigoroso ma accessibile a tutti i lettori, anche al di fuori della ristretta cerchia degli addetti ai lavori, i risultati delle ricerche svolte in questi anni dal Museo di Storia Naturale e da ARPAV sulle tegnùe, ambienti marini ancora poco conosciuti situati al largo dei nostri litorali.
Frutto del contributo di numerosi ricercatori, è corredato da foto subacquee, grafici, tabelle sintetiche e riporta in allegato una mappa con la localizzazione delle aree indagate e 7 mappe relative alle tegnùe oggetto dello studio. In particolare sono descritti i risultati dei progetti realizzati con i finanziamenti della Comunità Europea (INTERREG III e Leader Plus) e della Regione del Veneto (VI Piano nazionale per la Pesca).
Il volume - 203 pagine formato 21x30 cm con 8 tavole a colori formato 50x70 cm - è disponibile, per Enti, Istituzioni e professionisti del settore, previa richiesta, presso il Museo di Storia Naturale (tel. 041.2750206 fax 041.721000; nat.mus.ve@fmcvenezia.it) ed ARPAV – Settore Acque (tel. 049.8767632 fax 049.8767586; oaa@arpa.veneto.it)
Gli affioramenti rocciosi naturali denominati tegnùe, presenti in alcune aree della costa veneziana, costituiscono biotopi di eccezionale valenza ambientale ai fini dell’ecologia del sistema marino costiero e della sua produttività. A tale importanza non segue tuttavia un’adeguata conoscenza di questi ambienti dei quali, ad esempio, non sono note con sufficiente certezza e affidabilità la localizzazione, la consistenza e l’effettiva estensione.
Le ricerche condotte da ARPAV in collaborazione con il Museo di Storia Naturale di Venezia si sono proposte di colmare alcune delle lacune conoscitive sul tema, portando alla definizione di uno standard di riferimento per lo sviluppo di efficaci azioni locali.
E’ stato così realizzato un progetto di indagine basato sulle più aggiornate conoscenze disponibili sul tema, utilizzando il know-how sviluppato nello specifico dal personale del Museo in anni di ricerche sulle tegnùe dell’Adriatico, relativamente a metodologie e attrezzature applicabili sul campo ed in laboratorio.
Il volume, che raccoglie i principali risultati di questa ricerca, è suddiviso in capitoli tematici che, per una più agevole consultazione, sono contraddistinti da un diverso colore.
Nella parte introduttiva sono illustrate le fasi iniziali del progetto, dalla raccolta di informazioni esistenti sulle tegnùe (ricavate da pubblicazioni scientifiche e riviste, ma anche da una specifica campagna di interviste a pescatori, subacquei e altri operatori professionali del mare) alla definizione e individuazione delle 7 aree di studio.
La seconda parte espone i risultati delle campagne idrografiche e video/fotografiche oltre che delle analisi granulometriche e mineralogiche che hanno permesso di definire nel dettaglio gli aspetti geomorfologici delle aree di studio.
Le descrizioni delle comunità animali e vegetali, sia del substrato solido sia dell’adiacente substrato incoerente, sono riportate nella terza parte, che descrive gli aspetti biologici peculiari di ogni area e si completa con l’allegato in cui sono elencate le specie rinvenute in ogni sito durante il progetto.
Tutti i dati raccolti sono stati inseriti in un Sistema Informativo Geografico (GIS) appositamente sviluppato e descritto nella parte dedicata al “Sistema Informativo Tegnùe”.
Agilmente consultabili, le schede di documentazione poste nella parte finale del volume riassumono in modo chiaro e puntuale i dati essenziali delle diverse tegnùe investigate, fornendo informazioni su localizzazione, profondità, morfologia, caratteristiche geologiche, numero di specie animali e vegetali rilevate. Una tasca posteriore, infine, alloggia 8 grandi mappe a colori (formato 50x70 cm) che illustrano i principali affioramenti individuati e studiati.