Les Nouveaux Caractères
Sébastien d'Hérin, direzione
Karine Deshayes & Nora Gubisch, mezzosoprani
Caroline Mutel, soprano.
Cherubini: Pimmalione - Clytemnestre - Circé - Médée.
Prima di essere l’età del “sentimento”, l’epoca romantica fu l’età della “grandezza tragica”. Quella magnificamente dipinta dal neoclassicismo di David e dall'opera francese del primo decennio dell’Ottocento: basta citare Andromaque di Grétry, Astyanax di Kreutzer, Phèdre di Lemoyne o Hécube di Fontenelle per convincersene. Del resto, è il trattamento sempre più sottile delle passioni dell’eroe classico a portare progressivamente in luce le vicissitudini dell’animo umano, quali saranno intese dal romanticismo di un Berlioz. La Médée di Cherubini (1797), di volta in volta straziante e disumana, rimane il volto emblematico di un periodo di copiosa sperimentazione. Lo stesso Cherubini, che quindici anni prima aveva ! scritto per i concerti parigini cantate su soggetti come Clytemnestre e Circé, tornerà nel 1809 a un Pimmalione altamente simbolico: cantata italiana trattata alla maniera dell’opera seria, rappresentata alle Tuileries per l’imperatrice Giuseppina, essa mette in scena un castrato… proibito dall’Imperatore!