Da testi di Mauro Corona con Armando Carrara, drammaturgia di Roberto Cuppone, Armando Carrara.
Musiche dal vivo eseguite da Davide Matteazzi - didjeridu' Dante Calore - percussioni.
Regia di Roberto Cuppone.
A partire dai testi di Mauro Corona, straordinario autore friulano che in pochi anni ha raggiunto con i suoi libri un milione di copie, lo spettacolo guida all’ascolto delle “voci del bosco”, che a noi, distratti uomini della globalizzazione, continuano a parlare e anzi, oggi più che mai, chiedono di essere ascoltate. Dalla foresta in cammino in cui Macbeth vede realizzarsi una tragica profezia, al bosco dei suicidi interrogato da Dante nell’Inferno; da quella selva di alberi poetici così vicini alla nostra infanzia che si studiano a scuola, a volte un po’ annoiati - il melograno, la quercia, i cipressi; a quel pino parlante che un giorno un vecchio falegname volle trasformare in un burattino dal naso lungo.
Nello spettacolo si raccontano storie prese in particolare da Le voci del bosco, Il volo della martora e Fantasmi di pietra: storie di uomini (il boscaiolo Sante della Val, e la sua sfida al faggio centenario) e di bambini (le discese sulle slitte a rompicollo giù per i pendii ghiacciati). Storie di uomini bambini, come Mauro Corona e come oggi Armando Carrara, che continuano a passeggiare nei boschi della propria infanzia e a interrogare quelle voci per farsi raccontare le nostre radici.