Veneziani [quasi] famosi. 280 modi di vivere la città.
Di Alberto Fiorin, Sebastiano Giorgi, Alessandro Rizzardini
con testo di Tiziano Scarpa.
Tutti, dal sindaco allo sbandato che chiede l'elemosina, viviamo e
camminiamo insieme nei medesimi luoghi, nello stesso agglomerato di
isole, frequentando gli stessi cinema, i pochi rimasti, lo stesso
mercato di Rialto, la stessa spiaggia del Lido, gli stessi negozi,
ristoranti, bar. Ecco perché a Venezia, più di ogni altro luogo al
mondo, ha senso fotografare chi ci vive. Facce che sono come pietre,
volti incrociati mille volte. Capita che di persone con cui non abbiamo
mai scambiato una parola conosciamo orari, abitudini e perfino modo di
camminare. 'Veneziani [quasi] famosi' è quindi l'istantanea della
Venezia d'oggi, un libro di vedute umane che una volta tanto dà dignità
alla comunità oltreché alle pietre. Il libro racchiude 282 volti di
veneziani, più o meno famosi non importa, colti da Alessandro Rizzardini
nella loro quotidianità e descritti da una breve didascalia, venti di
loro hanno invece un profilo più ampio attraverso il quale si può
intravedere uno spaccato autentico della comunità veneziana.
'...Oltre a pietre, marmi, palazzi e chiese Venezia è fatta anche e
soprattutto di sangue, nervi, passione, carne. Cioè ci siamo noi - i
suoi frequentatori abituali, con la nostra fatica, la nostra passione,
la nostra voglia di fare. È a questi che abbiamo voluto dar voce, o
meglio volto, ai tanti che in questi anni hanno fatto qualcosa per la
loro città, tanto o poco non conta, giusto o sbagliato lo diranno gli
altri; ai moltissimi che hanno dimostrato come anche in questa città
considerata pigra, decadente, lasciva si può e si deve produrre,
pensare, realizzare, creare. Siamo partiti dall'assunto di voler
rappresentare quelle persone che s'incontrano per le calli della nostra
città e coglierle in questa loro apparizione furtiva, improvvisa. Quindi
rarissime sono le immagini costruite, anzi il più delle volte sono quasi
rubate, nel senso buono, cioè colte al volo solo con una breve
spiegazione del progetto prima dello scatto, tanto è vero che a volte si
percepisce ancora negli occhi lo stupore o la perplessità del soggetto.
Messi uno dietro l'altro costituiscono i fotogrammi di un documentario
in bianco e nero, sezionati e separati l'uno dall'altro, che potrebbero
essere montati e rimontati infinite volte in una sequenza diversa senza
per questo modificarne la sostanza. E fotografando le 280 persone
inserite nel volume, mettendo uno dopo l'altro i loro volti, ci siamo
resi conto che Venezia è abitata da una marea di personaggi, anzi forse
ogni singolo residente è di per sé un personaggio perché una città così
speciale permea inevitabilmente di sé chi la vive. Tanto è vero che
molti, moltissimi, ne sono restati fuori. Magari per un ulteriore album
fotografico...'