In collaborazione con l’Istituto Svizzero di Roma – sede di Venezia.
È una protagonista del jazz europeo da oltre quarant’anni e arriva al Teatro Fondamenta Nuove (in orario pomeridiano domenicale per favorire anche chi abita fuori Venezia) in esclusiva, al termine di un periodo di residenza nella nostra città. È la fenomenale pianista svizzera Iréne Schweizer, artista che ha saputo sintetizzare la ricerca più sperimentale dell’improvvisazione con le radici africane, la tradizione classica con quella afroamericana.
Per l’occasione ha pensato a un concerto variegato e affascinante, con una prima parte in solo e una seconda in duo con il promettente sassofonista elvetico Jürg Wickihalder, dedicata a composizioni originali e alla musica di Thelonious Monk.
Irène Schweizer, nata nel 1941, è la più famosa e influente pianista svizzera della scena
jazz-improvvisazione. Memorabili i suoi concerti in solo, ma anche progetti come il
Feminist Improvising Group, che includeva Lindsay Cooper, Maggie Nichols, Georgie
Born e Sally Potter, i duetti con batteristi come Pierre Favre, Louis Moholo, Andrew
Cyrille, Günter Sommer, Han Bennink o Hamid Drake, per non dire delle collaborazioni
con giganti del jazz come John Tchicai, Yusef Lateef, Evan Parker o Peter Kowald.
Allievo di Steve Lacy e specialista del sassofono soprano, Jürg Wickihalder è uno dei jazzisti svizzeri più in vista nelle nuove leve, attivo sia alla testa di propri gruppi come l’Overseas Quartet (con il collega italiano Achille Succi) che in combinazione con altri artisti del livello di Omri Ziegele, Pierre Favre o Irène Schweizer.