Curata da Stefano Stipitivich.
Tamburella, quest'anno curatore del primo Padiglione bengalese della Biennale Arte, porta un pezzo di Bangladesh nel Caffè più antico del mondo: decine di ceste, normalmente utilizzate nei mercati del paese asiatico per trasportare i polli, coprono la volta della Sala delle Stagioni dando vita a un contrasto originale tra il mondo rurale bengalese e la classicità mitteleuropea del Caffè Florian. Nella piccola Sala Liberty invece l'artista romano trasforma centinaia di decorazioni lignee, intagliate a mano a Dacca, in una straordinaria cornice che ospita il ritratto fotografico dell'intagliatore del Bangladesh che le ha realizzate.
'Con questo evento - sottolinea Andrea Formilli Fendi, presidente del Caffè Florian - intendiamo continuare la tradizione che lega il nostro locale all'arte contemporanea e alla storia della Biennale d'Arte di Venezia. Ho avuto il piacere di seguire il lavoro di Paolo W. Tamburella con attenzione fin dall'inizio della sua carriera. Per un artista non è facile accettare l'invito di realizzare un'installazione al Florian, la cui intoccabilità può mettere soggezione. Eppure Paolo è riuscito a entrare nella parte creando un Florian-Bangla che mai avremmo immaginato di vedere, ma che sono sicuro piacerà'.
La mostra verrà inaugurata ufficialmente con un ricevimento in Piazza San Marco che si terrà giovedì 8 settembre a partire dalle ore 18.30, con ingresso esclusivamente su invito.