Venezia, 1943. I partigiani compiono un attentato
alla sede della Wermacht con conseguenze drammatiche. Nel lungo dibattito tra le forze del CLN, si discute sulla liceità dell’azione e sulle scelte da farsi. Il problema è Oscar, un azionista solitario che agisce al di fuori di ogni “compromesso” politico e militare. È un terrorista o un
eroico combattente? La reazione nazifascista porterà all’arresto di gran parte dei componenti del CLN. In pieno centro-sinistra, De Bosio mostra come le contraddizioni politiche del presente siano figlie delle dinamiche ciellenistiche. È il primo film in cui la Resistenza non è spontaneità né casualità, ma organizzazione, dibattito interno, mediazioni e condanne di chi “esagerava” nella
lotta antifascista finendo per essere bollato come
“terrorista”. I riferimenti alla storia resistenziale
di Venezia sono continui ed espliciti.
Premio della critica del S.N.G.C.I. alla 24a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, Sezione
Informativa (1963).