Una performance di “Art in Action partecipata” sul tema della mercificazione del corpo femminile: molte donne e bambine in tutto il mondo sono trattate come merce, trafficate da un paese all’altro e vendute come fossero giocattoli. Un lavoro nato dall’artista visiva e performativa Anna Piratti che, insieme alla poetica di Silvia Gribaudi, coreografa e performer, prende forma in un primo studio che mette insieme i progetti Giocattoli (Padova 2009) e A corpo libero (Vincitore Premio gd’a, 2009), diventando Giocattoli in corpo libero. Le due artiste intrecciano un gioco: si sfidano ad entrare nel corpo, nei corpi, in uno stesso corpo. La presenza del corpo giocattolo entra nella danza, nell’arte fisica e nella relazione con il pubblico che attraverso l’azione artistica diventa agente, partecipante, soggetto sensibile.