La sua faccia senza fronzoli è una geografia dell’anima ed è
già scrittura. È le storie che racconterà. Con quell’aria fra l’ironico e il visionario che è il sigillo delle sue avventure, rielaborate dalla memoria, passate al vaglio di uno stile secco, essenziale. A questo serve la sua scrittura: togliere il superfluo e i fronzoli alla vita.