Che il jazz non abbia mai reciso lo stretto legame con il blues, lo dimostrano soprattutto gli anni ’50, periodo in cui gospel e rhtyhm ‘n’ blues si mescolano con il be–bop, e che vede l’affermazione di uno strumento sin lì poco usato, l’organo hammond, che conferisce un tono bluesy al jazz del periodo, trovando in Jimmy Smith il massimo e forse ancora insuperato interprete. L’Hammond Trio (organo, chitarra, batteria) sembra esser oggi una delle formazioni meglio in grado di valorizzare il suono caldo e lo swing avvolgente di questo strumento. Il gruppo del tastierista sandonatese Nicola Dal Bo, specialista dell’hammond, chiude la rassegna 'Jazzin' San Donà', presentando un disco pubblicato lo scorso anno da Caligola (“Trio.Org”), insieme ai fedeli Michele Manzo, chitarra, Massimo Chiarella, batteria.