LIFELONG BURNING FESTIVAL nasce dall’esigenza di un luogo extra-ordinario per il teatro e d’incontro fra artisti, operatori e pubblico.
Un interrogarsi continuo porta molti artisti e studenti di questa città a ricercare un maggior numero di connessioni possibili fra gli sguardi dei tanti camminatori della laguna.
Attraverso le differenze piuttosto che le somiglianze, proviamo a disegnare una cartografia della nostra Città del Teatro; quella che c’è prima, durante e dopo il tifone dei Grandi Eventi e delle svendite dei patrimoni culturali. La Città del Teatro è quella che ricerca la possibilità di concretizzare nuovi percorsi di produzione pur in assenza di mezzi e di spazi.
Lifelong Burning è una storpiatura di Lifelong Learning, che significa ‘apprendimento permanente’: un edulcorante creato dalle politiche economiche per spiegare e far accettare di buon grado una vita di lavoro precario. Noi invece diciamo che le nostre vite come artisti e operatori dell’arte, non solo necessitano di un apprendimento costante ma che tale condizione ci rende menti critiche e accorte sul mondo e sulla nostra condizione. La ricerca è parte del lavoro artistico e le favole sulla precarietà lontane dall’annebbiare i nostri percorsi. Bruciare significa dare energia e combustione a dei processi di trasformazione nuovi, fatti da corpi fuori retorica e indispensabili alla creazione di alternative culturali radicali.
Attraverso una Call che alcune compagnie di teatro e studenti delle facoltà di arte di Venezia hanno rivolto ad altri artisti, è nata questa tre giorni di festival all’interno del Teatro Marinoni. Tre giorni di spettacoli, concerti scenici e performance ma soprattutto un momento di confronto fra i soggetti che vivono e che producono cultura a Venezia e fra altre personalità del panorama teatrale italiano. Si cercherà di immaginare assieme quali scenari futuri possibili, sia relativi alle aperture progettuali sul Teatro Marinoni, sia su nuove forme e spazi di produzione per la ricerca che potrebbero aprirsi sul nostro territorio.
Durante le tre giornate il Collettivo dell’Accademia di Belle Arti userà lo spazio per la creazione di performance e istallazioni aperte al pubblico a qualunque ora del giorno.
TUTTI E TRE I GIORNI SARANNO PRESENTI: SANTASANGRE mostra fotografica, COMPAGNIA DELLA FORTEZZA video documentario,
TEATRO SOTTERRANEO istallazione site specific.
MARTEDì 29 MAGGIO
h. 18.00 // H20 NON POTABILE “Comma 212”
h. 18.30 – 20.00 Incontro/ conversazione pubblica con Cristina Palumbo assieme agli artisti invitati per la serata e il Comitato Marinoni Bene Comune.
h. 20.00 // Tolja Djoković, Paolo Notargiacomo e Gabriella Krapova “Suite Dozzinale per Scena Preparata”
h. 20.30 // PANTAKIN “Per fortuna abbiamo le bretelle” Performance per attore solo e fisarmonica solista.
h. 21.00 // ANTONINO VARVARA’ /QUESTA NAVE “Come uno straniero che irrompe” Spettacolo di fine Corso Serale Secondo Livello condotto da Questa Nave all’interno del progetto formativo dell’Accademia Teatrale Veneta.
MERCOLEDì 30 MAGGIO
h. 18.00 // ITINERIS “Civil”
h. 18.30 – 20.00 Incontro/ conversazione pubblica con alcuni rappresentanti di Macao di Milano e del Teatro Valle di Roma, Alessia Zabatino (Teatro Coppola di Catania) assieme agli artisti invitati per la serata e il Comitato Marinoni Bene Comune.
h. 20.00 // EMPUSA “Bersabea”
h. 20.30 // COMPAGNIA DEL SERVO MUTO “ Il Cerchio di gesso del Caucaso”
h. 21.00 // TEATRO DEL LEMMING “ Frammenti”
h.21.30 // FIORENZA MENNI / TEATRINO CLANDESTINO “Boia” Concerto breve per imbrattamenti, voce e sintetizzatori.
GIOVEDì 31 MAGGIO
h. 18.00 // ULLAà TEATRO “Le scarpette di cenerentola, ovvero le storie che viaggiano.
h.19.00 // FRANCESCA D’ESTE / QUESTA NAVE “ Il racconto del villaggio”
h. 20.00 // Ass. Cult. Art(h)emigra Satellite/ Laura Moro “nuovo studio coreografico per I.C.P. / T(h)emigra”
h. 20.30 // GIANNI MOI ”La tempesta”, “Canto notturno di un pastore errante dell’Asia”.
h. 21.00 // TEATRO IN FOLLE “Black Reading”Letture tratte dai racconti gotici di Edgar Allan Poe.
h. 21.30 // ROBERTO LATINI / FORTEBRACCIO TEATRO “ IAGO” Concerto scenico con pretesto occasionalmente shakespeariano per voce dissidente e musica complice.