Alberto Deppieri artista veneziano classe '66, diplomato in pittura all'Accademia di Belle Arti di Venezia. Vive e lavora a Venezia dove da anni è presente sulla scena culturale con la partecipazione a collettive e la realizzazione di esposizioni personali. Deppieri è membro dell'associazione culturale Concilio Europeo dell'Arte.
Sono le stesse parole dell'artista a spiegare il senso di questa 'riflessione': 'Da termine in uso per più significati diviene realtà somatizzata di un prossimo inizio non identificato. È la sensazione che si riconosce sotto diverse spoglie di nomenclature e definizioni ma si manifesta pervadendo le diverse realtà: sociali, economiche, politiche, artistiche, culturali, dal contesto più ampio e globalizzato a quello più stretto, personale, vissuto singolarmente. È lei, la sospensione, che si impossessa del processo mentale, cristallizzandosi (...)' La mostra sarà arricchita da un evento-proiezione-concerto il giorno dell'inaugurazione; il 18 maggio 2012: all'auditorium verrà proiettato il video Fluxus di Alberto Deppieri e il gruppo musicale Madriema improvviserà partendo dallo sviluppo delle immagini. Il video artistico Fluxus della durata di 19 minuti del 2011, è stato girato e montato negli spazi di Forte Marghera, costituito da immagini che si possono definire pittura in movimento. Queste immagini nel loro continuo divenire e nella lenta trasformazione pongono il visore in una situazione sospesa tra riconoscibili angoli suggestivi del paesaggio del forte e rievocazioni che hanno più a che fare con lo stato immaginativo emozionale e della memoria personale. Le opere che verranno presentate alla mostra sono l'evoluzione delle immagini ricavate dal video e ricomposte in pittura come chiusura di un ipotetico cerchio immaginario: video pittorico e ritorno dell'immagine video in pittura. Un lavoro che si sviluppa nell'approfondimento del lavoro stesso, stimolato e ispirato dal contesto in cui si svolge, contesto che avrà uno sviluppo dalla qualità del lavoro che si produrrà e che già si produce al suo interno. Arricchimento reciproco di interscambio tra ricerca artistica, sviluppo territoriale e sensibilità istituzionale.