Dopo l’esperienza di Sala Travaglio, che per tutta la stagione ha offerto alle giovani compagnie del territorio spazi e tempi per ideare e mettere in scena un nuovo spettacolo, Questa Nave apre nuovamente le porte del Teatro Aurora alle giovani formazioni in cerca di una 'casa' dove costruire teatro: da lunedì 1 luglio sono infatti in residenza a Marghera Giulio Canestrelli e Ariela Maggi, ovvero Manimotò, al lavoro per mettere in scena il loro primo spettacolo, 'TOMATO SOAP - Spettacolo crudele e burlesco per due pupazzi e due attori qualunque'.
Giovedì 25 luglio, alle ore 21, Manimotò presenta al pubblico del Teatro Aurora il primo studio della messa in scena: tutto il pubblico è invitato (ingresso libero) e al termine della replica potrà partecipare a uno scambio di opinioni sul lavoro, fondamentale per gli artisti in questa fase di 'work in progress'.
'TOMATO SOAP' è la storia di un uomo e una donna: l’incontro, l’amore, il loro divenire uno. 'Perché parlare d’amore? Perché l’amore fa deliziosamente schifo… a chi non piace parlarne - scrivono Canestrelli e Maggi, autori registi e interpreti dello spettacolo - . Uno più uno fa due, certo. In amore invece fa sempre uno. Dove si nasconde quell’uno dimenticato nella somma?'
'TOMATO SOAP' porta in scena il dramma di due pupazzi, Gianni e Gilda, che tentano grottescamente di possedersi in modo totale, rinunciando a se stessi in un’escalation di violenza psicologica e abuso di potere. 'E se invece il racconto di Gilda e Gianni non fosse altro che il pretesto per un gioco perverso di una coppia di attori-manipolatori pronti ad utilizzarli come simulacri di sé stessi? - continuano gli autori -. A dispetto della gravità dell’argomento TOMATO SOAP vuole essere uno spettacolo colmo di ironia, di sollecitazioni al riso e di situazioni comiche nelle quali il pubblico possa facilmente riconoscersi. L’universo comico, onirico e allo stesso tempo crudelmente realista di TOMATO SOAP accompagna gli spettatori al limite della risata, là dove la tragedia diventa grottesca'.
Manimotó nasce dall’incontro di due attori-artigiani, Ariela Maggi e Giulio Canestrelli. I due si incontrano per la prima volta a Bruxelles nel settembre del 2007. Hanno appena terminato una formazione teatrale, lei all’École International de Theatre Lassaad a Bruxelles e lui alla Scuola di teatro Galante Garrone di Bologna.
Dapprima in Belgio poi a Bologna, Ariela e Giulio portano avanti una ricerca comune nel campo della danza, del teatro fisico e di figura, frequentando insieme workshops con Susanne Bentley, Al Wunder, Enrique Pardo, Miguel Angel Gutierrez e il maestro di jeu masqué Mario Gonzales al quale fanno assistenti al Conservatorie National d’Art Supérieur de Paris e alla scuola di teatro Galante Garrone di Bologna.
I due coltivano inoltre una passione per la fabbricazione di maschere e scenografie: lei si forma a Bruxelles nell’atelier di costruzione maschere di Lucia Picaro con la quale collabora in progetti per diverse compagnie francesi, belghe e italiane e a Reggio Emilia con Antonio Fava. Lui segue, a Parigi e a Venezia, il maestro Stefano Perocco di Meduna con il quale costruisce maschere in cuoio e scenografie in legno.
'Manimotó - concludono i protagonisti - ricerca un linguaggio teatrale multiforme, plastico, vivace, intensamente tragicomico e maledettamente attuale. Manimotó vede nella realtà il suo punto di partenza e mira attraverso il movimento ad abbandonarla un istante per poi ritornarvi in modo un po’ diverso, forse semplicemente qualche centimetro più in là'.
Fin d’ora è possibile sostenere TOMATO SOAP di Manimotò attraverso la campagna di crowdfunding al link: http://www.produzionidalbasso.com/pdb_2275.html.