Con il pretesto di un viaggio a Roma di due sposini provinciali, questo film di Federico Fellini ci descrive i più caratteristici atteggiamenti psicologici della piccola borghesia: l’ansia di sogni e di evasione, che le donne sfogano nei giornali a fumetti e il culto di un tradizionalismo spicciolo che gli uomini professano
ripetendo, quando sono in viaggio di nozze, gli stessi itinerari dei loro padri e dei loro nonni, osservando a tal segno i canoni della sottomissione familiare (da rispettare come un feticcio lo zio che si è trasferito a Roma e che
è diventato qualcuno all’ombra del Vaticano).