La mostra, dedicata a Paul Celan, uno dei più noti poeti romeni all’estero, dove le sue poesie sono state considerate “l’unica estensione lirica dell’opera kafkiana” prende il titolo da una delle più emblematiche asserzioni di Celan: “dice il vero chi parla di ombre”. Questa è anche la chiave di lettura che Maria Grazia Galatà e Traven Milovich, collaborando con Pinina Podestà, hanno dato alla ricerca e alla documentazione fotografica dell’ex ospedale psichiatrico di Rovereto, visto nell’ambito della mostra quale elemento di ricostruzione degli ultimi anni di vita del poeta romeno. Spesso, questi luoghi abbandonati diventano elementi d’ispirazione a causa dell’impatto estetico che hanno sul visitatore. Per tanto, l’attuale mostra è, nella visione degli autori, la connessione tra i pensieri di Celan e le vite di coloro che sono vissuti in quei posti.
Maria Grazia Galatà, è poetessa e, allo stesso tempo, si occupa di fotografia. Quale poetessa ha partecipato alla “Notte dei poeti” del 2005 nell’ambito della 51-a Biennale di Venezia insieme ad Ana Blandiana organizzata all’Istituto Romeno di Venezia. Nello stesso anno, ha partecipato con un’opera foto-poetica alla mostra del Padiglione Italia, curatore Philippe Daverio. Nel 2009, nell’ambito di “Notte di Luce”, alla 53-a Biennale di Venezia, organizzata da Marco Rotelli, ha partecipato con altre opere fotografiche. Nel 2011 ha collaborato insieme agli artisti Pinina Podestà e Robert Quelven alla mostra dedicata a Emil Cioran organizzata al Centro Culturale “Candiani” di Mestre, in collaborazione con l’Istituto Romeno di Venezia. Inoltre, è autrice di varie altre mostre personali e collettive.
Traven Milovich (n. 1976) è un giovane artista fotografo che detiene un portfolio nell’ambito delle pubblicazioni di fotografia artistica. Nelle sue opere compare una costante ricerca del surrealismo, del superamento della realtà obiettiva redatta dalla camera fotografica.