Dopo i cicli espositivi Geography,ALICE! e UNIVERSALE, da poco conclusi, riprendono gli appuntamenti culturali della 3D Gallery di Venezia Mestre con la nuova rassegna extraMOENIA, progetto di ricerca ideato e curato da Adolfina De Stefani e Gaetano Salerno, in collaborazione con Segnoperenne e Mismomatic, focalizzato sull’indagine e sulla documentazione del rapporto tra arte e vita, tra finzione e realtà, tra artista e spazio interno/ spazio esterno della galleria.
extraMOENIA apre la galleria alla città e la città ritrova all’interno del luogo espositivo la naturale estensione della propria identità, lasciandosi contaminare dalle forme umane e naturali che sussistono pure esterne ai circuiti artistici, in attesa di essere intercettate, esplorate ed esposte.
extraMOENIA vuole infatti instaurare scambi logici e significativi tra differenti registri culturali, quello
alto dell’icona dell’arte e quello basso dell’immagine reale prima della sua trasformazione e consacrazione iconica, svuotando entrambi i linguaggi delle proprie autorefenzialità per inserirli in un percorso comunicativo fluido e spontaneo in cui differenti organismi vitali – azioni e idee - intuiscono e intercettano nuovi principi relazionali, nuovi contesti espositivi e nuove forme di
convivenza.
extraMOENIA inverte i ruoli di città e galleria, ne modifica le strutture, analizza l’interspazio che nasce dalla loro sovrapposizione e dalla loro compenetrazione, ristabilendo i contatti tra il fuori e il dentro dell’arte, individuando nelle metafore delle strade, degli edifici, delle aree verdi, dei non–luoghi della cementificazione e nelle azioni degli attori di questi molteplici palcoscenici sociali e
intellettuali gli spunti per una puntuale ed eterogenea documentazione della contemporaneità.
Venerdì 20 dicembre 2013 (inizio ore 19.00, con presentazione critica a cura di Gaetano Salerno) lo spazio espositivo inaugura il primo evento del nuovo progetto presentando al pubblico UNTITLED, personale di Enrico Bonetto. La mostra è visitabile fino a mercoledì 8 gennaio 2014.
Un’operazione installativa e performativa site-specific, pensata dall’artista e dai curatori per la 3D Gallery; Enrico Bonetto invade e ricostruisce lo spazio espositivo della galleria giocando con la propria assenza, intuendo nel vuoto di un pensiero senza titolo, negli sprazzi di nature e di realtà decontestualizzate e piegate alle esigenze espositive dell’arte, nelle forme pure ed essenziali di
oggetti e materiali scelti e offerti per la loro intrinseca poesia, nella spersonalizzazione del proprio messaggio affidato a versi scritti e proferiti da altri, una forma di comunicazione universale e assoluta, prossima ai linguaggi dell’arte povera e dell’arte concettuale, non filtrati o rielaborati dall’azione invasiva dell’artista il quale, sottraendo la propria esistenza fisica all’opera e al suo
percorso emozionale, fortifica ed evidenzia il proprio valore intellettuale.