Abbiamo immaginato di far fuori i nostri genitori, per diventare noi i padroni delle nostre vite. Niente armi, niente sangue: il modo migliore per uccidere un genitore è ammazzargli i figli e lasciarlo poi morire di crepacuore. Era il nostro piano perfetto, ma papà e mamma ci hanno preceduto e si sono suicidati per primi. Ora ci tocca di seppellirli. Hanno vinto loro, di nuovo. I morti sono i padroni di questa epoca.
Dalla motivazione della Giuria del Premio Scenario: 'Con ironia raggelante e a tratti con punte di cinismo (...) il lavoro riesce a dar profondità e leggerezza a una vicenda estrema, ma allo stesso tempo esemplare, in cui il senso di colpa tra le generazioni pare innescare un processo autodistruttivo che lascia poche vie di fuga'.