I musicisti – pescatori seduti tra le reti imbracciano gli strumenti che creano sonorità suggestive che catturano l’attenzione dei presenti e vanno a toccare l’anima di chi ascolta nello stile del teatro canzone di Giovanni Giusto. I musicisti di Tibetworld accompagnano Giusto nelle sue canzoni e in alcune delle più conosciute canzoni di mare. La narrazione di Giovanna Digito, dà un tocco di preziosismo a tutta l’opera. Leggende marinare, notti sotto le stelle, il fuoco di un falò, donne e timori, fanno di “Storie di Mare” un opera unica, che contraddistingue ancora una volta il Teatro dei Pazzi.