Spettacolo di William Catania.
“I Siciliani si dividono in due tipi:quelli che vanno e tornano; e quelli che vanno e tornano subito dopo” Bufalino.
Un racconto che parte dalla tradizione del teatro civile di narrazione per mettere in scena un impianto drammaturgico a due voci ma per un solo attore. E’ un viaggio che si snoda sui tanti contrasti e contraddizioni, un racconto che saprà essere anche leggero ma che ha profonde radici nel senso nobile e civile del tragico. Molte sono le citazioni presenti:Bufalino, Pirandello, Eschilo, Esopo, Achestrato, testimonianze di collaboratori di giustizia. Un inusuale viaggio verso “splendori e miserie” di una città siciliana non certo battuta dagli itinerari turistici consueti: Gela. C’è un uomo che ama il teatro e che vuol parlare di una città che è stata “teatro” di tanti eventi, che se ne è andato via da quella città tanti anni fa e che in quella città, sta per tornarci: andata e ritorno.
Qui Gela : C’è la fine dei ruggenti anni ‘80; c’è Cosa Nostra e c’è la Stidda, c’è una guerra di mafia; ci sono dei ragazzini di tredici anni a cui i padri hanno messo in mano una pistola. Qui Gela, dove sono sbarcati gli alleati guidati da Patton nel ‘43; dove è stato costruito il petrolchimico; la città delle colonne, Lindioi, Terranova, Heràclea; qui Gela terra del cotone, del sole, del mare e del petrolio. Qui Gela, una città che nel 2012 ha compiuto 2700 anni.