Inizia il 20 novembre alle ore 18.00 il quarto e conclusivo appuntamento del «Salon Suisse 2014», evento collaterale della 14. Biennale Architettura, curato dallo studio di architetti e urbanisti con base a Zurigo, Hiromi Hosoya e Markus Schaefer.

Il “Salon 4: Final Assembly” ospiterà per 3 sere architetti di fama internazionale per discutere di temi inerenti l'architettura delle città.

Come nei salotti letterari di un tempo, il «Salon Suisse» intende stimolare lo scambio d’idee anche al di fuori delle cerchie specialistiche e aggiungere alla presenza della Svizzera un tocco di internazionalità.

Le città sono uno sforzo costruttivo su idee e visioni.

Basate su forti investimenti e deboli ritorni, sono una scommessa sul futuro. Tuttavia, ciò che fa lavorare una città non è visibile all'occhio umano. Le città sono anche un costrutto sociale basato su convenzioni, ruoli e anche clichès. Mentre l’architettura ha un ruolo definito in uno sviluppo di beni immobili, lo urban design si occupa di esternalità e di futuro lontano e, specialmente in Svizzera, no ha una posizione chiara. E’ un impegno interdisciplinare che porta impegno e trattazione, una scienza del generico e una comprensione dello specifico. Non è un progetto per autori autonomi, ma per generalisti multi-lingue.

Programma:

20 novembre: 'Plot, Play and Participation' di Daniela Kuka, Frédéric Kaplan. Alimentata da un’abbondanza di energia, mobilità e capitale, libertà farmacologica dalle conseguenze del sesso e una pace post coloniale, quasi globale, gli anni dopo le guerre sono state un tempo di “assenza di peso, importanza” con la conquista degli spazi esterni come sua ultima metafora. Il destino è stato sostituito dalla scelta, i costumi sociali dall'emancipazione.

La risultante società multi opzionale è stata occasionalmente unificata da spettacoli viscerali e fluidamente organizzata con tecnologie digitali abbandonandoci nella nostra apparente unicità.

21 novembre: 'Narratives, Descriptions and Scenarios' di Lukas Bärfuss , Roger Monnerat, , André Bideau, Finn Canonica. Basati sul progresso tecnologico e vicino alla comunicazione istantanea, abbiamo una comprensione quasi perfetta del momento corrente e come risultato della volatilità non generiamo quindi alcuna idea sul domani. Pianificare è diventato impossibile, un costante flessibile adattamento, il ruolo. Ma questo è un inevitabile risultato del progresso, o un segno di un sistema che ha raggiunto la sua maturità? Quali sono i modi alternativi di pensare il futuro? Come sarà organizzata una società, le sue città e paesi per prosperare in un simile scenario? Cosa accadrà all'assenza di peso quando la gravità tornerà?

22 novembre: 'Open Editorial Meeting e Final Party' di Lukas Bärfuss, Roger Monnerat, André Bideau. Attraverso gli eventi, le lezioni sono state disposte dai Salon a La Biennale come un tutt'uno.

Questo ultimo giorno è un tentativo di riassumere e riflettere, strutturare e organizzare. E’ anche un incontro editoriale per una pubblicazione pianificata in cui il pubblico è invitato a prender parte.