'Sembra che nessuno, dagli anni trenta ad oggi,
abbia avuto la curiosità di occuparsi della
manciata di gemme conservata nel museo di
Torcello, se non per ribadirne la provenienza, mai
veramente assodata, dall’antica città romana di
Altino. Ma nonostante le sue ridotte dimensioni,
questa collezione glittica ha una storia
interessante, per quanto difficile da ricostruire,
che riflette quella di tante altre
collezioni, più famose e
consistenti. Si tratta perciò di un
caso di studio che può essere
considerato paradigmatico.
Lo studio della collezione glittica
del Museo di Torcello ha messo in
evidenza la compresenza di
gemme antiche e gemme
sicuramente inquadrabili nella
produzione post-antica, quindi
provenienti non dal territorio,
come reiteratamente sottolineato
dai cataloghi, ma dai canali
collezionistici, il cui ruolo
privilegiato era già stato messo
ben in evidenza dal Callegari.
Non si tratta certo di un fatto
inusuale. Anzi la compresenza di
esemplari antichi e moderni può
essere considerata normale, quasi
fisiologica nelle raccolte glittiche, proprio in
considerazione del particolare statuto di questa
classe di materiale.
Quello che colpisce però sono le percentuali: i
cosiddetti falsi o gemme “moderne” costituiscono
più della metà della raccolta torcellana. Su 72
gemme solamente 26 possono essere ascritte con
una certa sicurezza alla produzione di età
romana.
L’arco cronologico coperto dalle gemme è quindi
molto ampio: gli esemplari
più antichi risalgono al II
secolo a.C., mentre i pezzi
recenziori sono inquadrabili
nel corso dell’Ottocento.
Come si accennava, è
dunque certa la presenza di
un doppio canale nella
formazione della raccolta: ai
pezzi di origine locale, di
produzione romana,
probabilmente rinvenuti nel
territorio, ed in particolare
nel centro romano di Altino,
si aggiungono gli esemplari
post-antichi, che sono
abbastanza plausibilmente
derivati da collezioni
formatesi nel contesto del
fiorente mercato veneziano'
Brani tratti da: S. Toso, La Collezione Glittica del Museo
Provinciale di Torcello, Venezia 2013, pp. 45, 55-56
Programma:
ore 17.30 - Introduzione e presentazione del
progetto Shared culture
Clara Peranetti, Regione del Veneto - Settore
progetti strategici e politiche comunitarie (Team
Manager del progetto Shared culture)
Presentazione del libro
ore 17.45 - Da comparse a protagoniste: la
valorizzazione delle gemme del Museo di
Torcello
Gloria Vidali e Cecilia Casaril, Provincia di
Venezia - Museo Provinciale di Torcello
A seguire interviene l’autrice, Sabina Toso