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Teoria del quadro. Caravaggio allo specchio

Seminario di storia e teoria dell'arte, relatore Giovanni Careri visiting professor EHESS Ecole des Hautes Etudes en Sciences Sociales, Paris

Attraverso l’analisi ravvicinata di alcune opere, il seminario introduce gli studenti ai modi in cui il quadro “pensa visivamente” i dispositivi della rappresentazione (opacità e trasparenza del rappresentato, articolazione tra spazio dell’opera e spazio della ricezione, efficacia e pratiche rituali o devozionali, emergere di una ‘logica del sensibile’ che partecipa della produzione del senso), nel momento cruciale dell’invenzione della forma quadro all’inizio del Seicento. In effetti, benché il quadro come artefatto mobile esista fin dal Medioevo, l’invenzione e diffusione di quadri non destinati a un luogo specifico ha provocato solo in quest’epoca un’intensa riflessione sulle condizioni stesse della rappresentazione. Non si tratta di una riflessione puramente teorica, ma di un’elaborazione in forma visiva sviluppata all’interno del quadro stesso e particolarmente nei dipinti degli artisti più audaci, come il Caravaggio.

La ricca opera di questo autore – inserita nel dialogo con altri artisti e altre epoche storiche – sarà dunque il ‘prisma’ che introdurrà alcune domande fondamentali sulla forma-quadro come oggetto antropologico e sulle sue operazioni. Ci si interrogherà sui modi dell’efficacia dell’immagine, sulla posizione di autore e spettatore in essa inscritte, come anche sulle diverse maniere di coinvolgerlo percettivamente, affettivamente e cognitivamente. Quelle opere saranno inoltre il luogo privilegiato per riflettere sulla narratività in pittura e sulla sua “distruzione”, gesto moderno operato da Caravaggio e a lui ascritto sin dai primi testi critici. Alcune opere esemplari introdurranno, inoltre, questioni antropologiche che riguardano l’identità e l’alterità (come quella della conversione e della “presa di somiglianza”) e il rapporto tra immagine e credenza. Particolare attenzione sarà dedicata all’articolazione visiva di temporalità diverse e al sottile ricorso all’anacronismo. Il corso svilupperà, infatti, alcune riflessioni comparative che giungeranno sino all’arte e alla teoria contemporanee. Saranno introdotti e discussi alcuni strumenti critici ed euristici sviluppati in tempi recenti in diversi ambiti di ricerca, tra i quali quelli dell’antropologia dell’immagine e di una storia e teoria dell’arte attenta al “pensiero” delle (e non ‘sulle’) immagini.

Giovanni Careri è Directeur d’études all’EHESS di Parigi, dove dirige il CEHTA – centre d'Histoire et Théorie des arts, e professore all'Ecole des beaux-arts de Lyon.

Le sue ricerche riguardano sempre oggetti singoli e singolarmente complessi: il 'montaggio' delle arti nelle cappelle barocche di Bernini, la costellazione di quadri, balletti e spettacoli teatrali che hanno messo in scena la Gerusalemme Liberata di Tasso e, più recentemente, la fabbrica della storia cristiana nella Cappella Sistina. Il suo approccio storico e critico mobilita gli strumenti teorici e le domande dell'antropologia e della semiotica.

Tra le sue pubblicazioni: La Torpeur des Ancêtres. Juifs et chrétiens dans la chapelle Sixtine (Paris 2014); La fabbrica degli affetti. La Gerusalemme liberata dai Carracci a Tiepolo (Milano 2010); Flights of Love, the Art of Devotion (Chicago 1995).

Date:

3 e 4 marzo 2015

17 e 18 marzo 2015

31 marzo e 1 aprile 2015

14 e 15 aprile 2015

28 e 29 aprile 2015

information
Ticket: ingresso libero
when
from Mar 3, 15 to Apr 29, 15
SuMoTuWeThFrSa
Time: (pick a date)
where
Magazzino 7
Dorsoduro 1827 - 30123 Venezia
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