Il compito dell’arte secondo Marcel Proust è quello di esplorare la parte misconosciuta
della realtà che di solito non percepiamo perchè su di essa l’abitudine, la pigrizia e gli scopi
dell’agire pratico hanno tessuto un velo di bruttezza e d’insignificanza che ci lascia incuriosi
dinanzi all’universo. “Forare” quel velo ed estrarne particelle di verità e di bellezza è la
missione dell’artista che, sradicandosi dall’abitudine e da ogni concezione utilitaristica,
libera il suo sguardo scoprendo così l’essenza delle cose.
Questa sintesi della concezione dell’arte di Proust permette d’inquadrare i dipinti di
Raffaella Campolieti all’interno di un’ispirazione che ha condotto l’artista a far rivivere
l’universo femminile proustiano attraverso 20 ritratti dei personaggi che popolano
il bestiario umano che è la Recherche. Il paesaggio pittorico della Campolieti è il volto
(femminile di preferenza), con focus nello sguardo. Tra i tanti volti delle eroine proustiane,
Campolieti ha scelto quello che nella sua trasfigurazione metaforizzante più si prestava
allo scandaglio nel profondo che è l’essenza dei motivi ispiratori proustiani, aggiungendo
però un tocco di eleganza e raffinatezza estetizzante di cui è intriso l’ambiente della Belle
Epoque.
(tratto e adattato da G. Oliviero, Raffaella Campolieti à la recherche des femmes de Proust, 2012)
Raffaella Campolieti è nata e vissuta tra due mari, poichè, napoletana verace di origine, ha trascorso
gran parte dei suoi anni al Lido di Venezia. Nel gennaio 2002 i suoi volti femminili dal “collo lungo alla
Modigliani” sono stati notati in particolare dal critico lagunare Paolo Rizzi. Avvenimento significativo
nella carriera dell’artista è la grande mostra napoletana a Palazzo Partanna nel 2005, dove donne,
ritratti, personaggi, Borboni della Campolieti riscuotono enorme successo e vengono acquisiti
dalla Fondazione Banco di Napoli, dove ancora oggi sono esposti. Alla personale “I Miti” al Centro
Culturale Candiani di Mestre (2005), seguono nel 2006 i 30 “ritratti” alla Nuova Galleria ArteVision di
Mestre, la presenza ad Arte Fiera di Padova ed infine gli Stati Uniti nel febbraio 2007, al Watchung
Art Center di Scotch Plains NJ USA. L’anno successivo la mostra “Napoli e la Belle Époque” porta
nelle Sale Leopardi di Palazzo Reale a Napoli 40 ritratti e figure d’epoca legati alla Sala Margherita
fine secolo/primi Novecento. Nel 2009 inoltre, l’artista espone alla Galleria Arte-Vision di Torino e
alla Biennale d’Arte veneziana. La mostra Le donne di Proust, che raccoglie alcuni dei 26 dipinti che
compongono l’esposizione dell’artista intitolata “All’ombra delle fanciulle in fiore”, è stata presentata
dapprima a Napoli nell’ottobre 2012 e a Nizza l’anno successivo.