Gli anniversari sono per loro stessa natura dei momenti di riflessione; quest'anno ricorre il centenario della Grande Guerra e molte sono le iniziative volte a ricordare il primo grande incubo del '900, tra queste anche questo spettacolo 'Voci di guerra. Lettere, canzoni e racconti della Prima Guerra Mondiale'.
I quattordici giovani attori, che costituiscono la compagnia, mettono il cuore nel ricordo e nel dolore affrontando il periodo della Grande Guerra, immergendosi nelle lettere dei soldati inviate dal fronte, tra le pagine della letteratura di guerra, tra le canzoni alzate al cielo dalle trincee e dalle tradotte, tra le foto dell’epoca, per vivere emotivamente e con un contatto ravvicinato un pezzo della storia studiata sui libri guardando in faccia i loro coetanei del tempo.
Da questo studio, grazie poi al lavoro di scrittura di Alessandro Voltolina e
alla regia di Albarosa Artico, nasce il testo dello spettacolo “Voci di
Guerra”: voci che fanno rivivere vicende umane colte nella sofferenza di chi
perde la giovinezza e, in generale, nello smarrimento dei valori veri della
vita.
I due spari di Sarajevo che spalancano le porte alla morte, la declamazione
futurista sull’igiene della guerra, una madre e un padre che si interrogano
sull’assenza del figlio che non tornerà e sulla perdita di senso che ha assunto
la loro vita, un dialogo con un nemico ucciso nella trincea, la follia come
unico rifugio al dolore … sono alcuni frammenti che, insieme ad alcuni canti
popolari e ad alcune foto dell’epoca, portano ad un’umana riflessione sulla
guerra, sulla perdita delle gerarchie dei valori, sfuggendo alla retorica degli
eroismi bellici e piuttosto esaltando una forma convinta, e profonda, di
resistenza a qualsiasi forma di guerra, presente e futura.
Uno spettacolo emozionante, che fa rivivere i tragici eventi
della guerra, il freddo tra le trincee, la lontananza, la paura, l’orrore
perché nulla si dimentichi e tutto insegni.