Il tema della mostra è il progetto multimediale:“Natura nutrix – Homo vorax”. Curatori: Prof.Nevia Pizzul-Capello, Venezia, Dr. Hans-Joachim Petersen, Berlin, Martin Leyer-Pritzkow, Düsseldorf
L’incalzare di eventi politici sempre più gravi, che stanno minacciando il patrimonio artistico culturale a livello mondiale e aprendo profonde ferite nell’equilibrio ecologico del nostro pianeta, portano l’ACIT di Venezia ad allinearsi accanto ad Enti sovrani quali la Biennale d’Arte di Venezia e l’Expo di Milano prestando anche la propria voce, nella convinzione che l’Arte è il mezzo salvifico per l’umanità.
Sull'area espositiva di Palazzo Albrizzi sono esposte opere di artisti extraeuropei, Cina popolare e Cina nazionalista, USA, Libano, ed europeri, Italia, Germania, Svezia, riconducibili ad un tema quale denominatore comune universalmente sentito: Natura Nutrix-Homo Vorax.
La mostra si muove tra due poli: la natura, madre benigna, e l'uomo, avido di potere, che l'aggredisce. Da un lato espressioni della nuova avanguardia, che ci presentano il mondo in cui vorremmo vivere, dall'altro espressioni di una natura violentata e contaminata.
Da un lato, quindi, espressioni artistiche della nuova avanguardia, che ci presentano il mondo in cui vorremmo vivere; dall’altro espressioni di una natura violentata e contaminata.
La performance di un’ artista come Mia Florentine Weiss, con il suo “Pegasus” ridà dignità all’uomo. Il cavallo alato simbolizza il pensiero creativo, l’anelito umano di libertà attraverso l’Arte.
Espongono i seguenti artisti: Sonia Biacchi (Italia) Helena Björnberg (Svezia) Angelika Erhardt-Marschall (Germania) Bernd Kirschner (Germania) Viktoria Hallenius (Svezia) Heiner Meyer (Germania) Zad Moultaka (Libano)
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