Proiezione del film 'Blue Jasmine'. Regia di Woody Allen. Interpreti: Cate Blanchett,
Alec Baldwin, Sally Hawkins, Louis C.K.,
Bobby Cannavale
Or. USA, 2013
durata 98’
Oscar come miglior attrice protagonista
(C. Blanchett) (2014)
Pur richiamandosi nella struttura a Un tram che si
chiama desiderio - in dichiarato spirito di omaggio
tanto la cosa è esplicita - Blue Jasmine è un puro
concentrato Woody Allen: un film che parte con
l’aria di essere un’altra incantevole commedia delle
sue e invece a un certo punto vira sul crinale del
dramma. Jasmine è il ritratto in decostruzione di
una donna a pezzi, che non sa dire, né dirsi, la verità
su se stessa. Non si chiama neppure Jasmine,
in realtà è una banale Jean o Jeanette, e da quando
il suo dorato mondo altoborghese le è crollato addosso,
parla da sola e si riempie di pasticche e di
alcool. Per trovare un contrasto di classe altrettanto
evidenziato in un altro film di Allen dobbiamo
risalire a Match Point, che è simile a Blue Jasmine
anche per lo sguardo duro sul personaggio protagonista.
Nella equilibrata tessitura del complesso,
stratificato copione, tutti i personaggi hanno riconoscibilità
e gli interpreti sono uno meglio dell’altro
a partire dalla deliziosa Ginger/Sally Hawkins.
Ma, nei panni di Jasmine, Cate Blanchett brilla
come una stella polare, straordinaria per compenetrazione
e gioco di sfumature in una gamma che
va dal comico-brillante al drammatico.