Tra le isole e le barene dell’isola di San Francesco del deserto, a nord di Venezia, Roberta Orio condivide con l’artista un’avventura creativa sapendo cogliere con sensibile attenzione alcuni passaggi cruciali sull’affascinante lavoro e la sua messa in opera. Gli arti verdi iridescenti dal corredo genetico alterato si protendono dalle acque, suggerendo corpi, celati allo sguardo, sommersi e in parte sprofondati nella melma. Creature organiche ed artificiali ispirate a lunghe e coriacee zampe di insetti, sono espressione di mutazioni genetiche in atto nella laguna.
La fotografa racconta con le sue immagini il percorso progettuale e creativo dell’opera di water art dal titolo morbide macchine carnivore l’installazione di Maria Grazia Rosin presentata in occasione della mostra “Oltre il paesaggio mistico” nel 2013 ideata e realizzata da Aatlife for the World. Roberta Orio segue Rosin nelle diverse fasi del progetto, dalla realizzazione degli elementi in vetro soffiato dal maestro Sergio Tiozzo nella fornace di Murano alla finitura degli stessi in moleria. Racconta poi l’ardita collocazione dei lunghi arti collocati in acqua e sprofondati audacemente nella melma lagunare.
Verrà inoltre presentata l’opera “Venussiano Volante” di Maria Grazia Rosin che in occasione della mostra verrà donata all’Associazione Culturale ARTLIFE for the World.