Presentazione del volume 'Mia madre femminista. Voci da una rivoluzione che continua' a cura di Marina Santini e Luciana Tavernini, pubblicato nell'ambito della collana 'Soggetti rivelati' diretta da Saveria Chemotti.
«Ma doveva proprio capitarmi una madre femminista?». A partire da questa
provocazione, una madre decide di scrivere alla figlia una lettera per spiegare
motivazioni, sentimenti e vicende che determinano il suo essere femminista.
Si avvia così un dialogo, una scrittura in relazione che parte da sé e dalle esperienze
di entrambe, aprendosi a esplorare i rapporti con altre e altri. Un percorso
sorprendente che si snoda lungo i temi della parola, del corpo, dei luoghi
e del lavoro. Alle due voci, come in una partitura musicale, si intrecciano
fotografie e narrazioni di chi ha vissuto conflitti e fatiche, scoperte e gioie di
ritrovarsi in una dimensione nuova. L’incontro con il femminismo rappresenta
una continua trasformazione della propria vita e del mondo, come emerge
da questo racconto polifonico con episodi inediti, che dalla metà degli anni
Sessanta ci accompagna fino ad oggi.
Marina Santini, dopo essere stata responsabile del Centro documentazione del
“Corriere della sera”, si è dedicata all’insegnamento e al lavoro con la Comunità di
storia vivente di Milano. Ha fatto parte della redazione di “Via Dogana”, la rivista
della Libreria delle donne. Si è occupata di Marina del Goleto, Herrada di Hohenburg,
Cristina di Belgiojoso e ha pubblicato lavori incentrati sull’esperienza didattica.
È una delle curatrici della mostra “Noi utopia delle donne di ieri, memoria
delle donne di domani” sugli ultimi quarant’anni del femminismo a Milano.
Luciana Tavernini è madre di una figlia e un figlio. Partecipa alle attività della
Libreria delle donne e della Comunità di storia vivente. Segue con Marina Santini
la programmazione degli eventi del “Circolo della rosa”. A lungo insegnante di
lettere, ha collaborato a testi scolastici e all’ipertesto “Il secolo delle donne” all’interno
del progetto “Tutta un’altra storia - Laboratorio ’900”. Ha scritto, oltre ad
articoli e recensioni, saggi di storia in particolare su Rosvita di Gandersheim e
Cristina di Belgiojoso. Scrive poesie.