Si parla di eco-feedback, con il restyling del calcolatore, i progetti degli studenti e i prossimi passi per avere campus più sostenibili. Chi vuole comportarsi in modo sostenibile spesso si scontra con la difficoltà di avere a disposizione sufficienti informazioni per migliorare il proprio stile di vita: l'eco-feedback tenta di rispondere proprio a questa esigenza.

Si tratta di una tecnologia nata circa 40 anni fa - ma ancora poco diffusa nella vita di tutti i giorni - che permette all'utente di avere informazioni in tempo reale su consumi e azioni quotidiane, per suggerirgli comportamenti che riducano il suo impatto ambientale.

Questo è il principio al centro dell'incontro presso l'Auditorium del Campus Scientifico (edificio Alfa), dove viene presentata la seconda fase del progetto Campus Sostenibili, il restyling del Carbon Footprint Calculator di Ca' Foscari e una selezione dei progetti realizzati dagli 80 studenti del corso di Interazione Uomo-Macchina, sviluppati proprio sull'eco-feedback domestico.

L'incontro, aperto dal rettore Michele Bugliesi, è introdotto e moderato da Federico Rossi, head of strategy di Sintesi Comunicazione ed esperto di comunicazione sostenibile, che si sofferma su come sia mutata nel tempo la relazione tra sostenibilità e innovazione.

Fabio Pranovi, delegato del rettore alla sostenibilità, presenta la seconda fase del progetto Campus Sostenibili, che prevede di migliorare la fruizione delle informazioni relative ai consumi delle diverse sedi dell'ateneo, in modo da rendere studenti e personale più consapevoli del proprio impatto e stimolare comportamenti più virtuosi.

In questa prospettiva si inserisce anche il lavoro di restyling del Carbon Footprint Calculator di ateneo, ad opera di Fabio Pittarello e Tommaso Pellegrini, che hanno ripensato l'interfaccia dell'applicazione per calcolare il proprio impatto ambientale in termini di CO2, in un'ottica di maggior usabilità e gamification.

Sono presentati i migliori progetti concettuali di interfacce per l'eco-feedback realizzati nei mesi scorsi dai ragazzi del corso di Interazione Uomo-Macchina tenuto dal prof. Fabio Pittarello nell’ambito della Laurea Triennale in Informatica.

Le interfacce progettate dagli studenti nascono per informare i membri di una famiglia dei consumi e dell’eventuale produzione di energia, rendendoli consapevoli delle loro azioni e promuovendo un uso responsabile dell’energia. I progetti sono caratterizzati dalla possibilità di adattarsi alle capacità dei diversi membri della famiglia, con particolare riferimento ai bambini di età scolare, coinvolti anche con meccanismi di gaming. Per questo motivo i progetti sono stati valutati non solo da esperti della materia, ma anche da una classe di bambini della Scuola Primaria che hanno valutato i progetti in base a criteri di utilità, semplicità d’uso, caratteristiche estetiche e desiderio di avere questi dispositivi nella propria casa.

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