The Pride è un testo enigmatico costruito magnificamente con un’alternanza tra due storie distinte e separate che si svolgono in periodi di tempo distinti, il 1958 e il 2008.
In ognuna di queste storie ci sono 3 personaggi principali che condividono gli stessi nomi e che, per volere dell’autore, devono essere interpretati dagli stessi attori come a sottolineare che i personaggi di una storia sono le ombre di quelli dell’altra.
È il 1958. Philip è sposato con Sylvia, che sta lavorando alle illustrazioni dell’ultimo libro per bambini di Oliver. C’è una strana vibrazione che scatta tra i due uomini quando si incontrano per la prima volta. Comincia tra loro un gioco che li costringe a girare intorno a qualcosa che è impossibile affrontare esplicitamente.
È il 2008. Stufo della sua imperscrutabile infedeltà, Philip, un photo-reporter, lascia Oliver, giornalista di talento con cui ha una relazione da un anno e mezzo. Oliver si ritrova da solo ad annegare le sue pene nel whisky e nei giochi di ruolo con uomini improbabili che cerca su Internet finché arruola Sylvia, che gli ha presentato Philip, per contrastare la solitudine e cercare di capire grazie alla sua amicizia le ragioni del proprio comportamento.
Nel corso dello spettacolo, il pubblico si rende conto che i tre personaggi principali – il cui destino è scritto dall’ epoca in cui vivono sono in un certo senso ombre gli uni degli altri.
Philip, Oliver e Sylvia stanno lottando tutti per quella che sperano sarà una vita più facile.
Le azioni che compiono nello specchio del 1958 influenzano e spiegano quelle che avvengono nel 2008.
I dialoghi brillanti e divertenti e le acute osservazioni di Alexi Kaye Campbell riescono a disegnare dei personaggi potenti, vitali, alla continua ricerca della propria identità.
The Pride esplora temi come il destino, l’amore, la fedeltà e il perdono, e solleva interrogativi sulla nostra vita contemporanea, gay ed etero, con la consapevolezza che solo lo spettatore può rispondere concretamente.
Quale sarà la risposta di ogni singolo spettatore? E quale sarà la tua?
Spettacolo di Alexi Kaye Campbell, messo in scena da Zocotoco srl, con Luca Zingaretti. Traduzione Monica Capuani
con Valeria Milillo, Riccardo Bocci, Alex Cendron
Regia Luca Zingaretti