Per celebrare la ricorrenza della stampa a Londra nel 1742 della raccolta 'Venetian Ballads' di Johann
Adolph Hasse, la quale fece conoscere la canzone da battello in tutta Europa, l’ACIT di Venezia e
Produzioni G&G organizzano la prima esecuzione assoluta in tempi moderni di quindici brani dai tre
volumi del compositore tedesco. Si tratterà di un'anteprima per il pubblico veneziano delle incisioni
realizzate proprio nel Salone del Tiepolo di Palazzo Labia con il gentile contributo del Goethe Institut e
la coproduzione di RAI Veneto, la cui messa in onda è prevista su Radio3 a dicembre. A inframezzare i
brani alcune letture che ripercorrono la biografia quasi sconosciuta di Hasse, nonostante contasse fra
i giganti del teatro musicale del Settecento, e della moglie Faustina Bordoni, la cantante veneziana che
fu fra le prime dive della lirica europea.
VENETIAN BALLADS: PRIMA INCISIONE ASSOLUTA DELLE CANZONI VENEZIANE DI HASSE
A 275 anni dalla pubblicazione a Londra del primo di tre volumi delle Venetian Ballads (1742-1748) di Johann Adolph
Hasse, il Goethe Institut e l’ACIT di Venezia promuovono un progetto ideato da Diego Mantoan di restituzione delle
canzoni da battello veneziane raccolte dal grande compositore tedesco vissuto fra Venezia e Dresda, Napoli e Vienna, e
che ha dominato la scena musicale europea per tutto il Settecento. Attraverso un progetto ideato da Diego Mantoan e
pensato per Radio3, questa ricorrenza vuole essere l'opportunità per narrare la vita e le opere di Hasse, nonché l'amore
e il sodalizio artistico con la moglie Faustina Bordoni, celebre cantante veneziana e prima grande diva europea della
lirica. All'esecuzione di una selezione di brani da battello di Hasse si alterneranno il racconto della vita di questi due
grandi musicisti e letture da loro lettere originali, affinché la loro storia di successi e celebrità ormai poco conosciuta non
riposi assieme a loro nella chiesa di San Marcuola a Venezia. Organizzato dall’ACIT di Venezia e Produzioni G&G, il
progetto prevede la prima esecuzione assoluta in tempi moderni di quindici canzoni da battello dalla raccolta di Hasse. A
ottobre 2017 si è compiuta l'incisione discografica dei brani nel Salone del Tiepolo di Palazzo Labia con il gentile
contributo del Goethe Institut e la coproduzione di RAI Veneto, la cui messa in onda è prevista a dicembre su
Radio3 per la ricorrenza della morte a Venezia del compositore tedesco.
Ingresso solo su invito e prenotazione anticipata.
UN RECITAL | RACCONTO: IL DIVIN SASSONE E LA NUOVA SIRENA
L’11 novembre 2017 alle ore 17.30 sempre nel Salone del Tiepolo si terrà la restituzione dal vivo del progetto con il
recital | racconto intitolato VENETIAN BALLADS: Il Divin Sassone e la Nuova Sirena. Storia d’amore, teatro e musica fra
Johann A. Hasse e Faustina Bordoni nel Settecento europeo. Fungerà da anteprima veneziana dei quindici brani tratti
dalle Venetian Ballads di Hasse. Gli arrangiamenti e la direzione musicale sono affidati al giovane Maestro miranese
Pietro Semenzato, il quale – dopo gli studi ai conservatori di Venezia e Milano – ha già dato prova di grande talento su
importanti palcoscenici italiani e internazionali (Granada, Liegi, New York e presto a Würzburg). Cantanti e strumentisti
sono altresì fra i migliori giovani interpreti di formazione veneta. L'esecuzione è affidata ai solisti Giulia Alberti
(soprano), Anna Sanachina (soprano), Andrea Biscontin (tenore) e Francesco Pozza (baritono) e accompagnati da
Maddalena Lotter (flauto), Andrea Torresan (chitarra) e Francesco Di Giorgio (violoncello). A inframezzare i brani
musicali vi saranno letture che ripercorrono la biografia quasi sconosciuta di Johann Adolph Hasse, nonostante
contasse fra i giganti del teatro musicale del Settecento, e della moglie Faustina Bordoni, la celebre cantante veneziana
che fu fra le prime dive della lirica europea. Al racconto e alle letture presterà la voce la nota attrice e sceneggiatrice
veneziana Chiara Clini. I testi sono scritti e selezionati da Diego Mantoan, già autore di numerosi progetti per il teatro
musicale, fra cui recenti produzioni con il Teatro Stabile del Veneto e con RAI Radio3, oltre ad essere cresciuto nel
teatro musicale assistendo in passato Giorgio Battistelli alla Biennale Musica, Tobias Richter della Deutsche Oper am
Rhein e Nele Hertling dello Hebbel Theater di Berlino. Le registrazioni sono state realizzate da Simon Lanz per la parte
fonica e di editing.
LA CANZONE DA BATTELLO: UN GENERE LEGGERO MA ILLUSTRE
A lungo la storia della musica e ancor più le odierne istituzioni musicali hanno obliato la canzone veneziana, non-ostante
la diffusione e l’ammirazione cui furono soggette nel Settecento – ne fanno menzione Rousseau e Goethe – per non
parlare del riverbero che ebbero in numerose opere dell’Ottocento – si pensi all’Elisir d’Amore, al Ballo in Maschera o a
Les Contes d’Hoffmann. La recente sfortuna di tale repertorio Ë dovuta forse alla sua matrice popolaresca, scambiata
sovente per musica popolare e pertanto di scarso valore. Si trattava piuttosto di un complesso di musiche che si
potrebbe paragonare all’odierna musica leggera, ossia volutamente in contrasto con la tradizione impegnata dell’opera.
L’utilizzo del veneziano enfatizzava ancor più la distanza dal teatro lirico e l’accostamento invece ai sentimenti della città
e dei suoi abitanti. Pertanto il soggetto di tali canzoni era in genere più intimo e immediato, vicino al vivere quotidiano e
talvolta condito con allusioni velatamente erotiche. Si distinguevano canzoni incentrate su caratteri o personaggi della
Venezia coeva e altre appartenenti al repertorio delle serenate galanti, mentre diverse erano basate su poesie di celebri
autori quali Metastasio e Goldoni. A eseguirle erano spesso piccoli ensemble a due o più voci accompagnati da vari
strumenti: il ruolo fondamentale lo giocavano quindi i cantanti, spesso professionisti riconosciuti come Rosanna Scalfi o
la stessa Faustina Bordoni, moglie di Johann Adolph Hasse. La canzone da battello nel Settecento veneziano costituiva
dunque un macro-genere che riassumeva un vasto repertorio di canzoni e ariette per svariate occasioni. Si eseguivano
durante i “freschi” o il Carnevale, in barca o a palazzo, in villa o per le strade. La pervasività della canzone da battello nel
suo secolo di massimo splendore fotografa una Venezia immersa nella musica in ogni suo angolo. Nella loro
immediatezza e pregnanza esse descrivono sentimenti o piccole scene che fanno il paio con i dipinti del Longhi o gli
intermezzi di Goldoni.
LE RACCOLTE DI HASSE: PENDANT MUSICALE A LONGHI E GOLDONI
In ruolo fondamentale nella diffusione della canzone da battello la ebbero i tre volumi editi a Londra dal Walsh fra il 1742
e il 1748 che andavano sotto al titolo di “VENETIAN BALLADS Compos’d by Sig.r Hasse and all the Celebrated Italian
Masters”. Si tratta del corpus a stampa più esteso – oltre duecento brani – e l’unico conservato al di fuori di Venezia,
dove invece il repertorio circolava perlopiù in antologie manoscritto. La titolarità di Hasse fu probabilmente usata come
espediente pubblicitario, data la sua celebrità a metà Settecento, nonché il suo ruolo da protagonista sulla scena dei
teatri musicali veneziani. Di certo ispirò la sapiente selezione dei brani trascritti da Adamo Scola, un compositore
napoletano trapiantato a Londra e conoscente del Farinelli, il quale aveva un rapporto di profonda collaborazione,
amicizia e stima con Hasse e la collega cantante Bordoni. Anche la dedica a Sua Eccellenza Carlo Sackvill Conte di
Middelsex non Ë casuale, dato che nel 1732 Hasse dedicÚ ìIl Demetrioî su testo di Metastasio e con Faustina
protagonista al Grimani di San Grisostomo proprio all’allora giovane rampollo inglese, presente a Venezia per il
Carnevale in una tappa del suo tour italiano. I tre volumi del Walsh firmati da Hasse racchiudono fra le più note canzoni
veneziane del tempo, nonché numerosi componimenti di grande qualità musicale che dimostrano come tale repertorio
appartenesse a un genere affatto popolare, bensì colto. Come lo definì il musicologo Giovanni Morelli, siamo di fronte a
un genere povero ma illustre, con cui il tedesco Hasse e altri autori veneziani ritrassero in musica la vivacità della città
lagunare.
CAST E CREDITS
“VENETIAN BALLADS. Il Divin Sassone e la Nuova Sirena”
Storia d’amore, teatro e musica fra Johann A. Hasse e Faustina Bordoni nel Settecento europeo
DIEGO MANTOAN | autore del progetto e dei testi delle letture
PIETRO SEMENZATO | direzione musicale e arrangiamenti
GIULIA ALBERTI | soprano primo
ANNA SANACHINA | soprano secondo
ANDREA BISCONTIN | tenore
FRANCESCO POZZA | baritono
MADDALENA LOTTER | flauto traverso
ANDREA TORRESAN | chitarra classica
FRANCESCO DI GIORGIO | violoncello
CHIARA CLINI | letture
SIMON LANZ | registrazioni ed editing
con il gentile contributo del GOETHE INSTITUT
una coproduzione con RAI VENETO
realizzato da Produzioni G&G e Associazione Culturale Italo-Tedesca di Venezia
patrocinio del Consolato Generale della Repubblica Federale di Germania (Milano)
sponsor tecnici Giacomo Marchesini Abriani e Monika&Umberto Venezia