La Fondazione Querini Stampalia e la Ilya and Emilia Kabakov Art Foundation dedicano un omaggio a Ilya Kabakov, a un anno dalla scomparsa, in occasione della 60. Esposizione Internazionale d’Arte – La Biennale.
La mostra a cura di Chiara Bertola, vuole ricordare il maestro dell’arte concettuale, geniale sperimentatore della poesia e delle potenzialità espressive dei materiali nello spazio espositivo, celebrato come il più importante artista nato in URSS e naturalizzato statunitense del XX secolo.
Per la prima volta alcune installazioni storiche dei Kabakov dialogheranno con gli ambienti antichi e le collezioni d’arte del Museo della Fondazione, diventando interventi site specific pensati per l’ambiente che li accoglie, come è la natura del programma di arte contemporanea ‘Conservare il futuro’ della Querini Stampalia, che implica il confronto con un passato da tutelare e un futuro da progettare e coinvolge l’istituzione, il pubblico, gli artisti. Questi ultimi fanno da traghettatori, svelano fratture, inventano connessioni. Mostrano qualcosa che rischiava di andare perduto o di non essere più visto.
Ciascuna delle installazioni è una messa in scena attentamente coreografata di oggetti, opere, testi, luci, suoni che porteranno lo spettatore dentro l’opera d’arte secondo il concetto di ‘installazione totale’, così importante per Ilya Kabakov fin dagli anni Ottanta del secolo scorso.
È anche un’occasione per ricordare il padre di Where is Our Place, la grande installazione dal tema ancora così attuale, allestita alla Fondazione Querini Stampalia vent’anni fa, nel 2003, che ebbe un grande successo di critica e pubblico e posizionò l’istituzione tra i luoghi del contemporaneo a Venezia.
La mostra Ilya and Emilia Kabakov ‘Between Heaven and Earth’. A tribute to Ilya Kabakov, promossa dalla Fondazione Querini Stampalia e dalla Ilya and Emilia Kabakov Art Foundation, ha il supporto di Thaddaeus Ropac, Lia Rumma, Sprovieri, Galleria Continua e di ONDA.