Riprendono, dopo la pausa estiva, gli appuntamenti del progetto «L’Opera Metropolitana», ideato e promosso dalla Fondazione Teatro La Fenice e dalla Fondazione di Venezia con l’obiettivo di diffondere la cultura musicale e concertistica nel territorio della provincia di Venezia, e di allargare gli orizzonti geografici nei quali opera e opererà sempre più in futuro il Teatro veneziano, ora che la Città Metropolitana è divenuta una realtà concreta. L’iniziativa, frutto della collaborazione ormai collaudata tra le due istituzioni cittadine, coinvolge le quattro fondazioni di comunità attive nel territorio provinciale – la Fondazione Clodiense, la Fondazione Terra d’Acqua di San Donà di Piave, la Fondazione Santo Stefano di Portogruaro e la Fondazione Riviera Miranese – che si pongono come preziosi interlocutori locali nell’organizzare e promuovere i diversi eventi.
Dal 13 ottobre al 13 dicembre dunque saranno proposti ventiquattro incontri in undici differenti spazi, con un’offerta culturale che prevede cicli di conferenze e di ascolti guidati, videoproiezioni di opere liriche, concerti pianistici dei vincitori del Premio Venezia, concerti cameristici di solisti della Fenice ed esibizioni dell’Orchestra del Teatro veneziano. Tutti gli eventi saranno aperti al pubblico, e le fondazioni di comunità forniranno indicazioni circa le modalità di accesso e di eventuale contributo attraverso donazioni e liberalità.
Importante novità di questo quarto ciclo – dopo i due realizzati nel 2014 e il terzo nella primavera del 2015 – è il coinvolgimento di centri alternativi alle città principali, come nel caso di San Stino di Livenza nel Portogruarese e di Ceggia nel Sandonatese, per citare soltanto due località che si aggiungono a quelle coinvolte in precedenza. Quest’apertura ad altri luoghi permette di raggiungere e conquistare sempre nuovi pubblici e risponde a una delle finalità prioritarie dell’iniziativa. È prassi invece, vista l'ampiezza del territorio cui fa capo, che la Fondazione Riviera Miranese faccia ruotare i propri appuntamenti in più sedi. La novità di quest'anno è il concerto di venerdì 13 novembre, che si terrà a Dolo presso il Duomo di San Rocco: per l’occasione i solisti dell’Orchestra della Fenice proporranno sinfonie e arie d’opera trascritte per quintetto di ottoni, in una serata destinata alla raccolta di fondi a favore delle popolazioni recentemente colpite dal tornado.
Le proiezioni video riguarderanno La traviata e Otello di Giuseppe Verdi (rispettivamente a Noventa di Piave e a Spinea), La sonnambula di Vincenzo Bellini (a San Donà) e Il barbiere di Siviglia di Gioachino Rossini (a San Stino di Livenza e a Noale). Al maestro pesarese sarà dedicato anche un concerto dei solisti della Fenice a Portrogruaro. I filmati saranno anticipati da altrettante conferenze di Mario Merigo (nelle stesse sedi) dedicate ad ascolti guidati. Tra i pianisti provenienti dal Premio Venezia, Martina Consonni, Arianna De Stefani e Adrian Nicodim, vincitori del Premio Casella nel 2012, nel 2013 e nel 2014. Un’ulteriore novità arriva poi dalle performance dell’Orchestra della Fenice: impegnata nelle precedenti edizioni a completare il “Ciclo Mozart”, questa volta affronterà un repertorio meno frequentato come quello barocco, proponendo composizioni di Corelli, Scarlatti, Vivaldi, ecc. Un’occasione per interpreti e spettatori di eseguire e di ascoltare musiche che raramente trovano spazio nei cartelloni dei teatri.
«Abbiamo considerato strategico questo progetto – afferma il sovrintendente della Fenice Cristiano Chiarot – sin da quando, insieme alla Fondazione di Venezia, l’abbiamo inaugurato all’inizio del 2014. Già allora ci era parso evidente che uno dei compiti di un’istituzione come la nostra non poteva che essere quello di diffondere la nostra straordinaria tradizione musicale nel vasto territorio cui il Teatro fa riferimento. Ora, con l’avvento della Città Metropolitana, iniziative come questa assumono un significato e una portata ancora maggiori, spronandoci ad accrescere e migliorare, edizione dopo edizione, la nostra offerta culturale».
«Ripartiamo - conferma il presidente della Fondazione di Venezia Giampietro Brunello - dagli oltre 7000 spettatori delle prime tre edizioni. Una risposta subito positiva e sempre in crescita, che ci spinge a continuare su questa strada. Abbiamo già realizzato eventi in circa la metà dei 44 comuni del veneziano: l'impegno per il futuro è di raggiungere tutti gli altri, consolidando questa collaborazione con la Fenice e usando la cultura - in questo caso declinata attraverso musica e conferenze - come elemento fondante e di relazioni all'interno (e, in prospettiva, anche al di fuori) della Città Metropolitana».