Paesaggio con Uomini

Paesaggio con Uomini 2010 disegna una nuova mappa di relazioni sul territorio: una trama di incontri tra artisti e cittadini, un cantiere di scambi e collaborazioni tra gli oltre 20 protagonisti del progetto. La quarta edizione del programma di teatro, danza, letteratura e poesia unisce 10 Comuni della Riviera del Brenta e del Miranese. Dolo, Fiesso d’Artico, Salzano, Vigonovo e Pianiga, hanno intrapreso un’azione comune a cui si uniscono quest’anno i Comuni di Campagna Lupia, Camponogara, Mirano, Noale e Stra. L’intesa programmatica, siglata nel novembre scorso, ha l’obiettivo di dare sostenibilità e continuità al lavoro che da quattro anni interseca il progetto artistico all’evoluzione sociale dell’area. Un'esperienza di rete culturale e civica alla quale contribuiscono anche soggetti privati. Grazie all’input della Fondazione di Venezia e del Comune di Dolo si è prodotta una riflessione collettiva e articolata dal più ampio progetto A-TOPICS U-TOPICS, ideato dall’Associazione Culturale Echidna e centrato sull’innovazione del territorio attraverso i processi culturali.

Realizzato con il supporto della Regione Veneto, in collaborazione con la Provincia di Venezia, Arteven e la Fondazione di Comunità Riviera del Brenta - Miranese, in partnership con altri enti territoriali, Paesaggio con Uomini porta l’arte negli spazi della quotidianità, sperimenta l’incontro tra pubblico e luoghi, abitanti e artisti, attiva nuove dinamiche di partecipazione e creatività. Con l’ideazione dell’Associazione Culturale Echidna, il programma popola questo territorio con una proposta artistica che coinvolge creazioni inedite e azioni site-specific, la partecipazione di giovani talenti e protagonisti affermati della scena e della letteratura.

Il programma è diffuso, mobile, fatto di 22 appuntamenti in tanti luoghi diversi, a volte sperduti, spesso frequentati per altre ragioni. Sono ville, oratori, spazi commerciali, urbani e sociali, una casa di riposo, una piccola stazione ferroviaria e persino teatri, spazi che ben rappresentano la declinazione del paesaggio veneto. Dentro questi palcoscenici naturali, il programma porta fatti artistici affini, per senso e atmosfera. La scelta dei contenuti e degli spettacoli si sviluppa in forte sinergia con alcuni attori del territorio, per affrontare temi sociali, incontrare dimensioni lontane e complementari come l’intimità del sacro e il tessuto produttivo artigianale.

Ad inaugurare la stagione giovedì 25 febbraio è il nuovo lavoro con Stefania Felicioli e la Compagnia Casello 11, formata da Michela Martini, Galliano Mariani, Silvia Piovan e Alessio Bobbo. Al Teatro Dario Fo di Camponogara va in scena l’anteprima nazionale I DIALOGHI DI FEDERICO RUYSCH E DELLE SUE MUMMIE. Direttamente dalla tournèe che la vede impegnata con Natalino Balasso ne La bisbetica domata, la pluripremiata attrice veneta si affida alla regia di Stefano Pagin per ripercorrere i temi e le suggestioni delle Operette Morali di Leopardi, attraverso l’ironico canto delle mummie che affermano l’impossibile raggiungimento della felicità.

Tra gli autori più importanti del panorama teatrale e letterario nazionale saranno protagonisti Tiziano Scarpa, con un percorso nella poesia italiana del secolo scorso, I VERSI DELLE BESTIE, Erri De Luca e Gianmaria Testa per la prima regionale di CHE STORIA E’ QUESTA. Mariangela Gualtieri è ospite a Villa Pisani di Stra, Giuliana Musso ripropone il suo SEX MACHINE, mentre Alessandro Bergonzoni, geniale funambolo della parola, torna a Dolo per presentare in anteprima nazionale il suo nuovo lavoro.

La vocazione dei luoghi guida la proposta artistica e il percorso dei cittadini-spettatori. Così nella dimensione del sacro entra la Compagnia Anagoor, per evocare la figura della Vergine attraverso le parole di Alda Merini proprio dentro una piccola chiesa, mentre un oratorio di campagna accoglie Alessandro Berti e il racconto di un percorso spirituale sulle parole di un padre gesuita del Settecento. Giuliano Scabia porta l’universo straordinario di NANE OCA RIVELATO in una piccola stazione ferroviaria, lungo i binari della “vacca mora”, in compagnia della Piccola Bottega Baltazar. Tra i sapori della cucina veneta, l’attore Stefano Rota propone agli avventori di una trattoria il suo omaggio alla civiltà contadina. Dentro le Antiche Serre di Villa Pisani a Stra, l’attrice-giardiniera Lorenza Zambon tiene LEZIONI PER GIARDINIERI PLANETARI.

Le inedite performance di danzatori e coreografi abitano moderni showroom e storici edifici. Silvia Gribaudi, l’Atelier Gruppo Danza e Laura Moro creano un’esperienza unica per spettatori-attori. Sono attese le performance di Giuliana Urciuoli e Chiara Frigo, la danza urbana della Compagnia Arearea. Il programma entra con attenzione nei temi sociali. Nella casa di riposo di Dolo ospiti e spettatori sono protagonisti di una serata di parole e musica con Vasco Mirandola nella lettura de L’UOMO CHE AMAVA LE DONNE di François Truffaut. In collaborazione con il CAI di Dolo, si affronta il tema del consumo dell’acqua nello spettacolo H2ORO di Teatro Itineraria.

Tre assoli per giovani talenti del Nordest. La grande comicità di Mele Ferrarini, le storie di laguna di Moira Mion, il premiato lavoro di Marta Cuscunà.

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